E' stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione Armando Scopelliti, nome che a Vasto evoca ricordi sicuramente non ''dolci''. Poco più di dieci anni fa Scopelliti balzò agli onori della cronaca sportiva vastese per essere stato presidente dell'allora Vastese Calcio e soprattutto per essere stato uno dei protagonisti del naufragio calcistico di quella società. All'epoca, l'imprenditore romano fu anche candidato da Forza Italia alle elezioni comunali e, raccogliendo 136 voti, diventò consigliere comunale e per di più con l'incarico di presidente dell'allora esistente commissione edilizia. Ieri, per Armando Scopelliti, la sentenza del Tribunale di Vasto, come detto tre anni e due mesi di reclusione oltre all'interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena, per il reato di bancorotta preferenziale per il fallimento della Vastese Calcio srl, dichiarata fallita nel marzo 1996 dopo che lo stesso imprenditore aveva provveduto a vendere anche il titolo sportivo del club facendolo ripiombare nell'anonimato del calcio dilettantistico regionale. Scopelliti era finito nel mirino della magistratura in seguito alla presunta distrazione di fondi assegnati dal Comune alla Vastese Calcio. Un ammanco di circa un miliardo delle vecchie lire. Sulla base della ricostruzione della situazione contabile operata dal curatore fallimentare, l'avvocatessa Maria Nicola Zaccardi, il pubblico ministero, Annarita Mantini, aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione. Ma la sentenza del presidente Guido Ghionni è stata ancora più pesante.