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Primi passi per il Piano di Emergenza comunale di Protezione Civile

Coordinamento delle strutture chiamate ad intervenire in casi di necessità e informazioni alla popolazione al centro dell'articolato documento

redazione
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Presentato nel corso di un incontro nella Sala consiliare ‘Giuseppe Vennitti’ di palazzo di città il Piano di Emergenza comunale a Vasto.

Presenti, tra gli altri, il sindaco Francesco Menna, gli assessori Alessandro d’Elisa, Nicola Della Gatta, Carlo Della Penna, Licia Fioravante e Paola Cianci, il consigliere comunale con delega alla Protezione Civile Nicola Di Stefano, i componenti del Centro Operativo Comunale, Eustachio Frangione, responsabile del gruppo vastese di Protezione Civile insieme ad alcuni volontari, il comandante della Polizia Locale Giuseppe Del Moro, il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo Stefano Varone, il segretario comunale Pasquale De Falco, i dirigenti  Alfonso Mercogliano e Stefano Monteferrante  e gli alunni della classe I B SA del Polo Liceale “R. Mattioli” di Vasto  in occasione del Festival della Scienza. 

.La Regione Abruzzo - si legge in una nota - con le “Linee Guida per i Piani Comunali ed intercomunali di emergenza” ha voluto fornire indicazioni utili per la predisposizione da parte dei Comuni di Piani Comunali ed Intercomunali di Protezione Civile. La definizione di procedure standardizzate per i tutti i Comuni si rende necessaria al fine di consentire l’attivazione dei sistemi comunali di protezione civile, con il coordinamento e l’ottimizzazione di tutte le risorse presenti sul territorio, potendo così operare con la massima sinergia in caso di emergenza. Le indicazioni riportate risultano allineate con gli indirizzi operativi definiti a livello nazionale dal Dipartimento della Protezione Civile per tutte le Regioni italiane. 

“Il Piano di emergenza rappresenta l’insieme delle procedure d’intervento da attuare al verificarsi di un evento emergenziale, garantendo il coordinamento delle strutture chiamate a gestire l’emergenza. Il Piano definisce le principali azioni da svolgere ed i soggetti da coinvolgere al verificarsi di un evento emergenziale e - ha evidenziato il sindaco Menna - riporta il flusso delle informazioni che deve essere garantito tra i soggetti istituzionali (in particolare, Sindaco, Prefetto, Presidenti di Provincia e Regione) e tra il Comune e i soggetti operanti sul territorio che concorrono alla gestione dell’emergenza, nonché le azioni per garantire la tempestiva comunicazione/informazione della popolazione”.

Ad illustrare il Piano è stato Angelo Marzella, funzionario del Centro Operativo Comunale.  Il sindaco in qualità di Autorità di Protezione Civile per il suo Comune, attiva, a seconda della fase di allerta, il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), ossia il centro di coordinamento che lo supporterà nella gestione dell’emergenza per assicurare una direzione unitaria e coordinata dei servizi di soccorso ed assistenza alla popolazione, grazie alle Funzioni di Supporto. 

Il modello d’intervento deve essere quanto più flessibile e sostenibile: il numero delle funzioni di supporto che vengono attivate in emergenza viene valutato dal sindaco sulla base del contesto operativo nonché sulla capacità del Comune, di sostenerne l’operatività per il periodo emergenziale. Il Piano prevede anche una specifica cartografia, che individua aree di emergenza ed aree di rischio. 

Le aree di emergenza vengono distinte in aree di ammassamento, attesa e accoglienza; le aree di rischio si distinguono invece a seconda della diversa tipologia di emergenza.

L’obiettivo strategico principale della comunicazione in emergenza è un’informazione corretta e tempestiva sull’evoluzione del fenomeno previsto o in atto, sulle attività di soccorso e assistenza messe in campo per fronteggiare le criticità, sull’attivazione di componenti e strutture operative del sistema di protezione civile, sui provvedimenti adottati e, più in generale, su tutti quei contenuti che possono essere utili al cittadino sia nell’imminenza di un evento, sia nelle fasi acute di una emergenza sia nelle successive attività per il superamento dell’emergenza stessa (norme di autotutela, attivazione di sportelli, numeri verdi, ecc.). 

E’ predisposto un proprio piano di informazione e comunicazione.

L’informazione alla popolazione si svilupperà considerando tre differenti fasi: 

informazione preventiva; 

informazione in stato di emergenza;  informazione in stato post emergenza. 

Il Piano è soggetto ad aggiornamenti continui, ultimata questa ultima nuova pianificazione e redazione, il documento proseguirà il suo iter burocratico passando per il Consiglio comunale e la Regione Abruzzo. Obiettivo finale la realizzazione di uno strumento di diffusione sul territorio di buone norme di Protezione Civile. 

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