Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

UNA MOSTRA SU CARLO D'ALOISIO NELLA SALETTA D'ARTE 'MARCELLO' SULLA LOGGIA

a cura della redazione
Condividi su:
''La Cosa: Carlo D'Aloisio Da Vasto in mostra''. S'intitola così l'esposizione che andrà avanti fino al prossimo 2 agosto, nella saletta d'arte ''Marcello'' sulla Loggia Amblingh a Vasto. Leggiamo nella presentazione del professor Luigi Murolo: ''Da qualche tempo è ritornata all'attenzione del pubbli­co l'opera di Carlo D'Aloisio Da Vasto (1892-1971). Dopo la pubblicazione di un libro (C. D'Aloisio Da Vasto, L'Adriatico e i pupazzi, a cura di Luigi Murolo, Vasto, Comitato Premio Vasto d'Arte Contemporanea, 2006) è giunta, nell'anno in corso, l'edizione non venale di una sua cartella xilografica ad opera del mensile ''Vasto domani''. Eppure, malgrado questa significativa ripresa di interessi per l'artista manca a tutt'oggi da parte di un'istituzione pubblica una grande mostra per ricordar­lo. In attesa che ciò avvenga, Luigi Marcello ha voluto dare il suo contributo, organizzando un omaggio al pit­tore vastese - una ''cosa'' - con una rassegna di tele nella sua petite galèrie della Loggia Amblingh (e qui mi piace mutuare la denominazione utilizzata negli anni Sessanta dal carissimo zio Lello Martone per la sua incredibile officina espositiva cui lo stesso D'Aloisio aveva offerto grande credito). L'idea di Luigi è stata semplice. Rivolgersi ad alcuni ami­ci collezionisti per dare corpo all'iniziativa. E lì, quasi si trattasse di un ente pubblico, ha richiesto a singoli soggetti (anche con qualche rifiuto) la disponibilità di varie tele con lo scopo di restituire - nei limiti del pos­sibile (con un budget, cioè, equivalente allo zero) - una retrospettiva sui diversi passages attraversati dal grande intellettuale. Di questo protagonista della Scuola romana di via Ca­vour (con Scipione, Mafai, Raphàel, Melli) il visitatore potrà trovare un corpus con il quale poter cominciare davvero a fare i conti postumi. E questo inizio che si dipana con discrezione, senza rumori di fondo, ci si augura che possa aprire a una riflessione più compiu­ta su di un artista ormai prossimo a quarant'anni dalla morte (2011). Nella sua ''saletta'', Luigi Marcello ci invita a questa recherche. E senz'altro da aggiungere, ci apprestiamo a seguirlo''.
Condividi su:

Seguici su Facebook