Prima due colpi di fucile esplosi nella notte verso un'auto parcheggiata in via Aldo Moro, poi del liquido infiammabile versato nel vano motore con il mezzo che prende fuoco e s'incendia. Indagano gli agenti del Commissariato di polizia di Vasto in relazione a quello che si caratterizza come un vero ed inquietante atto intimidatorio. Colpita un'Alfa Romeo '166', di proprietà di A.D.D., originario di Sant'Antimo, nel Napoletano, dipendente di una fabbrica della zona industriale di Punta Penna, residente nella stessa via, nella zona settentrionale della città. Secondo le prime testimonianze, raccolte dagli agenti di Polizia, sarebbero state due persone ad agire, esplodendo due colpi di fucile a canne sovrapposte (accerteranno le prime indagini) all'indirizzo dell'automobile, conficcatisi all'altezza delle portiere. Il successivo versamente del liquido infiammabile (trovate tracce di una bottiglia di plastica che probabilmente lo conteneva) ha provocato l'incendio del mezzo, avvolto dalle fiamme ed andato praticamente distrutto, nonostante l'arrivo ed il tentativo di intervento sul posto dei Vigili del Fuoco del distaccamento di via Madonna dell'Asilo. L'episodio ha scosso non poco i residenti del quartiere, svegliati dai due colpi e dallo scatenarsi del rogo e scesi in strada, impauriti, per l'accaduto. In ausilio degli agenti vastesi anche la sezione di Polizia Scientifica e personale della Squadra Mobile di Chieti, con il coordinamento di Paolo Monnanni. Un altro episodio, dunque, l'ennesimo di uno stesso genere che solleva non poca preoccupazione in città riportando in auge una questione, quella della sicurezza, sempre particolarmente sentita alla luce di alcuni gravi episodi, anche recenti, avvenuti a Vasto e nel circondario.