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Degrado edilizio: quali rimedi oggi contro l'umidità di risalita?

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L’umidità di risalita è una problematica piuttosto diffusa nelle abitazioni private ed è una delle cause che contribuisce al degrado edilizio degli edifici.

Infatti, quando si verifica questo fenomeno, che interessa le pareti, l’acqua può raggiungere altezze piuttosto importanti – fino a un massimo di un metro e mezzo – con conseguenze dannose per i muri stessi, ma anche, nei casi più gravi, a livello strutturale e per la salute degli abitanti della casa.

La presenza di macchie sulle pareti può essere un campanello d’allarme della presenza di questa problematica: in questi casi è importante agire in modo tempestivo per eliminare il problema alla radice.

Le soluzioni migliori per combattere l’umidità di risalita

Per eliminare in modo definitivo l’umidità di risalita è importante affidarsi a una ditta specializzata, che stabilirà come intervenire effettuando dapprima un sopralluogo, per verificare le condizioni dell’area interessata dal problema. 

In genere, in questi casi gli esperti si concentrano sullo stato delle pareti, per capire se presentano crepe profonde e a quale stadio sia giunta la risalita dello strato umido. Spesso in questa fase vengono mandati in laboratorio campioni di muro proprio per comprendere ancora meglio la composizione sia della parte solida che di quella intaccata dall’umidità.

Un intervento che può essere effettuato per agire sul problema in modo definitivo è rappresentato dalla creazione di una barriera chimica, che, a seconda del composto che la costituisce, può essere ad acqua oppure con solventi.

A questo proposito, tra i rimedi contro l’umidità di risalita è possibile annoverare la barriera chimica proposta da Murprotec, realtà di riferimento a livello europeo, che si contraddistingue per un’esperienza nel settore di oltre 60 anni.

Nel dettaglio, Murprotec interviene attraverso l’impiego di una miscela speciale, ideata personalmente dagli esperti della ditta, vale a dire la formula MSC. Si tratta di microemulsioni siliconiche concentrate, che vengono applicate nelle pareti mediante iniezioni. In particolare, una volta che la miscela entra in contatto con l’acqua avviene la trasformazione delle sostanze siliconiche in polisilossani idrofobi, che svolgono un’azione respingente.

Per quanto riguarda nello specifico le modalità di attuazione delle iniezioni, invece, è bene ricordare che possono variare anche a seconda del materiale che costituisce la parete interessata, che in genere può essere in calcestruzzo, nuda roccia, mattone o ricoperto da uno strato piastrellato. Alla barriera chimica, spesso può essere abbinato anche uno strato di tinteggiatura impermeabile da riservare alle pareti prima che queste vengano imbiancate da capo.

Quali danni può provocare l’umidità di risalita?

Intervenire in modo tempestivo nel caso in cui in casa sia presente l’umidità di risalita è fondamentale per evitare che si verifichino tutta una serie di problematiche correlate alla sua formazione.

Innanzitutto, è possibile che sulle pareti vadano a formarsi muffa e salnitro: la muffa è un fungo le cui spore, se inalate, possono arrivare a provocare problemi all’apparato respiratorio, soprattutto in soggetti allergici, bambini piccoli e anziani. Il salnitro è costituito da sali contenuti nei materiali delle mura stesse e può anch’esso contribuire alla formazione di ambienti poco salubri

A tutto ciò va aggiunto il danno economico che deriva dallo scrostamento dell'intonaco, dallo scollamento della carta da parati, nonché dal possibile trasferimento di umidità e muffe a librerie, divani e tappezzeria varia. Non solo, ma internamente possono essere intaccate anche le strutture metalliche, provocando danni alla stabilità dell'abitazione

Infine, non va dimenticato lo spreco energetico: elevate concentrazioni di umidità, infatti, tendono a far aumentare la sensazione di freddo, che a sua volta può spingere ad aumentare la temperatura dei termosifoni nei mesi invernali, con conseguenze importanti in termini di consumi.

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