La tradizione calcistica dell’Italia vuole tornare a farsi sentire anche in Europa. Nel corso del terzo millennio non sono stati tantissimi i successi delle squadre provenienti dalla Serie A nelle coppe internazionali. Il Milan ha vinto la Champions League nel 2003 e nel 2007, l’Inter ha ottenuto lo stesso risultato dopo decenni solo nel 2010; se non fosse stata per l’introduzione della nuova Conference League, conquistata l’anno scorso dalla Roma, il conteggio si fermerebbe a 3 affermazioni nel corso di oltre due decadi. Insomma, il paragone con le altre grandi realtà calcistiche del Vecchio Continente è d’obbligo e in alcuni casi impietoso. Anche per questo motivo l’imperativo deve essere quello di riprendere ad onorare le competizioni minori.
Nel 2022 i giallorossi non hanno incrociato formazioni di alto rango in Conference, complice l’eliminazione a tavolino del Tottenham nella fase a gironi. Stavolta, però, l’impresa potrebbe rendersi più ardua in Europa League, torneo spesso bistrattato in quanto considerato anche da alcuni addetti ai lavori come un’anticamera della Champions. Le formazioni rimaste in gioco per contendersi quest’anno la seconda coppa europea sono infatti di tutto rispetto. I sorteggi per i quarti di finale di Europa League hanno prodotto i seguenti abbinamenti: da una parte del tabellone Juventus-Sporting Lisbona e Manchester United-Siviglia, dall’altra Feyenoord-Roma e Bayer Leverkusen-Royal Union Saint-Gilloise. Le due squadre italiane presenti, pertanto, potrebbero incontrarsi solo nella finalissima.
Di certo la “Vecchia Signora” aveva ben altre ambizioni per questa stagione. I bianconeri si sono ritrovati infatti catapultati in Europa League dopo aver raggiunto il terzo posto in un girone di Champions occupato da Benfica, Paris Saint-Germain e Maccabi Haifa. In generale, l’annata della Juve è apparsa finora tutt’altro che esaltante, perché anche senza la penalizzazione di 15 punti in Serie A il distacco nei confronti del Napoli capolista sarebbe stato molto ampio. Vincere un trofeo continentale contribuirebbe a ridare prestigio ad un club che sta attraversando notevoli difficoltà. Nel 2014 la Juventus mancò per poco la finale che si sarebbe disputata proprio a Torino: questa è l’occasione giusta per rifarsi, anche se lo Sporting viene da un periodo brillante nel campionato portoghese.
La Roma si troverà davanti proprio la finalista dell’ultima Conference: il Feyenoord. Tra le due tifoserie non corre buon sangue e i timori per l’ordine pubblico non sono pochi, mentre per quanto riguarda il campo i capitolini sembrerebbero partire sfavoriti in vista della gara d’andata. La “Lupa” si ritrova oggi con uno Zaniolo in meno: l’esterno, decisivo meno di 12 mesi fa a Tirana, ha rotto con la società dopo Natale, quando era rimasto ben poco tempo per sostituirlo nell’organico. Nel complesso, però, gli olandesi non sono considerati tra i favoriti per la vittoria della coppa.
In un’ipotetica griglia di partenza è il Manchester United a risultare come principale candidata per il trionfo finale. Tuttavia, a vedere le scommesse sull’Europa League a seguire ci sono proprio Juventus e Roma, messe sullo stesso piano. Più indietro il Bayer Leverkusen, lo Sporting Lisbona e addirittura il Siviglia, che negli ultimi anni ha fatto sfaceli in questa competizione. Raramente le squadre italiane hanno goduto di pronostici tanto positivi in Europa. È il momento di rispettarli.
