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Ricordando Davide e Maurizio e tutte le vittime del terremoto aquilano

Cerimonia nella Palestra Centofanti-Natale al quartiere San Paolo

redazione
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A distanza di 14 anni dal terribile terremoto che colpì L'Aquila e dintorni la notte del 6 aprile 2009 provocando morte e distruzione, la Città del Vasto ha voluto ricordare, nel corso di una cerimonia commemorativa, tutte le vittime del sisma e, in particolare, i due giovani studenti universitari Davide Centofanti e Maurizio Natale, di Vasto e Monteodorisio che persero la vita sotto le macerie.

Appuntamento nella Palestra del quartiere San Paolo che proprio alla loro memoria è intitolata.

Insieme al vice sindaco Licia Fioravante e all’assessore alle Politiche della scuola Anna Bosco hanno preso parte all’iniziativa la sorella di Davide Centofanti, Lilly, insieme alla madre Grazia Malatesta, la dottoressa Fabiola Tamburro che in quella notte maledetta ha perso il padre, la sorella e il nipotino, la dirigente scolastica del Polo liceale Mattioli, Maria Grazia Angelini, alcuni rappresentanti dell'Asd Enjoy Volley e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. 

Nel corso dell’evento è stato osservato un minuto di silenzio e subito dopo tanta commozione con le note suonate al violino dalla musicista Laura Vinciguerra.

Fioravante ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime che con grande dignità hanno affrontato le conseguenze di quel tragico evento. “Le parole aiutano, ma il dolore rimane. E’ importante mantenere alta l’attenzione sulla questione perché nel ricordo delle vittime passa il rispetto per la vita delle persone rimaste e dei territori colpiti”, ha detto il vice sindaco. 

Anche quest’anno abbiamo voluto testimoniare la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime del terremoto, non solo con un omaggio floreale nella Palestra che nel 2019 abbiamo dedicato alla memoria di Davide Centofanti e Maurizio Natale - ha aggiunto l’assessore Bosco - ma, anche con un incontro pubblico promosso da Liliana Centofanti con gli studenti, che non hanno vissuto quel momento o che lo ricordano a fatica per ragioni anagrafiche. Sono trascorsi 14 anni da quell’evento che rappresenta una ferita per l’intero paese, ma oggi bisogna rinnovare speranza e impegno. Servono fatti concreti e solidarietà perché ciò che è accaduto già troppe volte non si ripeta più. Nel nostro piccolo come amministrazione stiamo lavorando alacremente sul tema della sicurezza delle scuole e delle strutture pubbliche”.

 

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