Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

DISCARICA DI FURCI: PROSEGUE LA MOBILITAZIONE DEL COMITATO CITTADINO CONTRARIO ALL'IMPIANTO

Condividi su:
E' già partito l'iter di accertamento della valutazione di impatto ambientale del nuovo impianto di trattamento di rifiuti, anche speciali e pericolosi, che dovrebbe essere realizzato sul territorio comunale di Furci. Parallelamente alle iniziative di verifica nelle sedi istituzionali, cresce per• tra l'opinione pubblica un sentimento di preoccupazione per le possibili ricadute a livello ambientale che potrebbero aversi su tutto il comprensorio Vastese. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto in grado di trattare e smaltire qualcosa come 25mila tonnellate di rifiuti speciali all'anno, salvo eventuali futuri ampliamenti e potenziamenti. Il dissenso dei cittadini comincia ad organizzarsi ed anche la stampa locale diventa strumento efficace di denunce e proteste. Lo spiega l'architetto Pina Colamarino, del comitato spontaneo organizzatosi contro l'impianto di Vallecena. ''Il progetto era già stato promosso e bocciato perché insisteva su un terreno a rischio idrogeologico. E' stata quindi proposta una variante planimetrica. Il progetto insiste su una zona di campagna, tra il fiume Treste e il Torrente Cena, non lontano dal territorio di Cupello e San Buono, vicino alla mega discarica Civeta che si ingrandisce a vista d'occhio senza neppure una minima mitigazione ambientale e dove hanno proposto di mettere un inceneritore. Il progetto, al vaglio di diversi esperti, ha al suo interno dei punti poco chiari, bisogna quindi muoversi su più fronti - continua combattiva l'architetto Colamarino - Abbiamo interpellato Legambiente, WWF e Emergenza ambiente, con cui dovremmo organizzare delle manifestazioni per discutere del problema dei rifiuti in Abruzzo. Stiamo organizzando una vera e propria mobilitazione per una questione che non può passare inosservata visto che non esiste un impianto cos in tutto il centro sud''. Proseguono intanto le raccolte di firme; in pochi giorni migliaia di cittadini hanno messo nero su bianco il proprio rifiuto al mega impianto. ''Cerchiamo di salvare la nostra terra già compromessa - continuano i promotori del comitato - stretta nella morsa di una mega centrale turbogas a Gissi, un enorme impianto di trattamento rifiuti solidi urbani a Cupello e l'industria di Lentella, sorvolando su tutte le altre industrie ad alto rischio. Ora anche l'inceneritore''. http://francescobottone.splinder.com/
Condividi su:

Seguici su Facebook