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Regione Abruzzo, istituita consulta contro cyber bullismo

Il tema è stato al centro del recente seminario dell’Università di Chieti con Roberta Bruzzone

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“Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”, così viene definito il cyberbullismo dalla legge n. 71 del 2017, “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyber bullismo”. La Polizia Postale nel rapporto sul periodo 2020-2021 ha registrato un incremento del 13% di reati di cyber bullismo nella fascia d’età 14-17 anni. Per l’anno in corso, invece, “si assiste a una diminuzione dei casi di cyberbullismo, che coincide con la normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che tale stato di cose e la fine delle restrizioni abbiano avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei, e che la costanza dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, presso le strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti di riferimento e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete” viene sottolineato nel rapporto. 

Il cyber bullismo è stato al centro del recente seminario organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara presso l’Auditorium del Rettorato, nel Campus universitario di Chieti che ha visto come relatrice la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone. 

Grande attenzione alla prevenzione e al contrasto del cyber bullismo è al centro di eventi ed iniziative nelle scuole. Che sono interlocutori privilegiati della nuova consulta istituita di recente dalla Regione Abruzzo. "La decisione di realizzare una Consulta regionale tutta dedicata al problema del bullismo è un chiaro segnale di attenzione verso il mondo dei giovani e della complessa realtà che li circonda – ha sottolineato l’assessore regionale all’istruzione Pietro Quaresimale che l’ha proposta alla giunta Marsilio - l'obiettivo della Consulta è capire la consistenza del fenomeno nelle scuole abruzzesi, predisporre strumenti di prevenzioni e avviare campagne pubbliche di sensibilizzazione” e “dovrà anche essere luogo di confronto e di raccolta di proposte in modo da migliorare la risposta delle istituzioni pubbliche ad un problema che investe i giovani e le loro famiglie".

La Consulta “è destinata a lavorare in stretto contatto con l'Osservatorio regionale sul bullismo istituito presso l'Ufficio scolastico abruzzese” riporta la nota stampa dell’assessorato regionale all’istruzione e sarà composta da 13 membri coordinati dall’assessore regionale all’istruzione: “il Garante regionale per l'infanzia, il presidente del Corecom Abruzzo, quattro rappresentanti nominati dalle Asl, due rappresentanti del Terzo settore, un rappresentante nominato dal Coni e tre dirigenti della Regione Abruzzo”. 

 

 

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