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Casalbordino, due nuovi provvedimenti della Questura dopo aggressione di giugno

Disposto un divieto di ingresso in paese e un divieto di accesso in esercizi pubblici e locali di intrattenimento

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Nuovo provvedimento disposto dal Questore di Chieti Francesco De Cicco in seguito alla violenta aggressione contro un esercente a Casalbordino la notte tra il 10 e l’11 giugno scorsi.

“A seguito dell’iter amministrativo avviato dalla Divisione Polizia Anticrimine” il Questore ha disposto l’emissione di un “foglio di via obbligatorio” e il divieto di ingresso per tre anni nel territorio casalese nei confronti di un trentottenne e il “divieto di accesso negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento” e di “stazionamento nelle immediate vicinanze dei citati locali”, valido su tutto il territorio della provincia di Chieti, per un trentaquattrenne. 

I provvedimenti disposti, sottolinea la nota della Questura, “hanno una precisa finalità preventiva, mirando a limitare la libertà di movimento dei destinatari al fine di infrenare la loro pericolosità sociale” e “massima è l’attenzione rivolta al fenomeno della c.d. movida violenta” con continui servizi disposti dalla Questura con la partecipazione delle Forze dell’Ordine. La violazione del divieto di accesso è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e una multa da 8.000 a 20.000 euro e la violazione del “foglio di via obbligatorio” con l’arresto da uno a sei mesi. 

Questi due provvedimenti della Questura, dopo la violenta aggressione di giugno, seguono i 3 “Daspo Willy” disposti a fine agosto. Nelle stesse ore in cui furono resi noti i tre Daspo un ragazzo, rientrato dall’Australia per festeggiare il matrimonio del cugino, fu aggredito nella piazza principale di Casalbordino. Terzo episodio noto violento in tre mesi che coinvolse cittadini casalesi a seguito del quale il sindaco Filippo Marinucci chiese un incontro urgente col Questore. “Basta con l’anarchia e con chi esercita la forza come strumento di intimidazione” dichiarò Marinucci. Parole che ribadirono la presa di posizione espressa dal sindaco e dall’amministrazione comunale avevano già espresso dopo l’aggressione  di giugno e di qualche settimana in un negozio di Vasto. In occasione di questo secondo episodio Marinucci espresse ferma condanna e la speranza che “anche in questo caso la giustizia faccia il suo corso”.  Nei giorni successivi, dopo la prima notizia diffusa proprio dal primo cittadino, i legali delle due parti coinvolte fornirono due versioni diametralmente opposte ed entrambi sostennero che erano stati i loro clienti ad essere stati aggrediti.  In occasione dell’aggressione della notte tra il 10 e l’11 giugno scorsi la vice sindaca Carla Zinni invocò pugno di ferro contro chi crede, con la violenza, di poter ottenere quello che vuole” e la Presidente del Consiglio Comunale Alessandra D’Aurizio ribadì che la comunità casalese “non tollera nella maniera più assoluta i disordini e le aggressioni da parte di coloro che non sono in grado di rispettare le regole della civile convivenza”.

 

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