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Serve una programmazione dell’uso dell’acqua

Camillo D’Amico: “La Sasi deve pianificare un utilizzo giusto e razionato senza privilegi e informare l’utenza sui giusti orari di erogazione”

Redazione
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“Manca l'acqua e non è una novità”, commenta Camillo D’Amico. “È un triste rituale che si ripete ogni anno. Soprattutto nel periodo estivo. Necessita una seria programmazione. Programmazione che salvaguardi l’uso civile ma non dimentichi quello agricolo che è settore 'primario' perché' fornisce beni per la necessaria alimentazione ed animale. Per l'uso industriale possono essere utilizzate altre fonti di acqua come quelle 'bianche' de depuratori ancora disperse colpevolmente. 

L' acqua manca e va razionalizzata nel suo utilizzo senza abusi che vanno puniti e perseguiti. A Cupello viene razionata l’erogazione sia nel centro abitato che nelle frazioni. Mi giungono quotidiane richieste d' intervento da parte di privati cittadini esasperati. 

Credo che la SASI, ente gestore, più che fornire giustificazioni abbia due precisi doveri: pianificare un utilizzo giusto e razionato senza privilegi ed informare l’utenza ed i cittadini sui giusti orari di erogazione. I Sindaci, piuttosto che formulare inutili diffide dal solo sapere elettoralistico, hanno il DOVERE di collaborare nella maniera più ampia possibile. Amministrare è un’arte complessa e difficile. Chi ne è stanco prenda la giusta decisione di farsi da parte. “

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