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In che modo sta cambiando il mondo bancario nell’era digitale? “risponde il Manager Marco Perotti

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Parliamo con Marco Perotti (56 anni) manager veronese con 33 anni di esperienza bancaria e finanziaria, attualmente alla Direzione Strategie Commerciali di Kairos del gruppo svizzero Julius Baer.

Tutti pensiamo che la storia delle banche sia qualcosa di recente ma è completamente sbagliato. Affonda le sue radici fin dai tempi dei babilonesi, dell’antica Grecia, e non solo, senza andare molto lontano le prime banche in Italia furono le Casse di Venezia Padova e Rovigo nel 1822 e la Cassa di Risparmio di Milano nel 1823. Un sicuro passo avanti per l’umanità per un mondo migliore.

Basta solo pensare che in epoca medievale erano solo gli orefici ad offrire due servizi fondamentali: la valutazione della purezza delle monete d’oro e d’argento e l’altra era proprio il deposito del denaro. Proprio in quel momento un orefice toscano o qualche intraprendente collega ligure hanno iniziato a custodire somme di denaro ea restituire una ricevuta in cambio, la cosiddetta nota di banco, chiamata così perché era solitamente firmata sul banco dell’orefice. Sempre in epoca tardo-medievale per sfuggire al pericolo legato al trasporto di beni preziosi i sovrani ed i nobili dell’epoca iniziarono ad utilizzare delle lettere di credito, gli antenati degli attuali assegni bancari.

Allora, qualcuno direbbe “la domanda sorge spontanea” in che modo sta cambiando il mondo bancario nell’era digitale? Per rispondere a questa domanda abbiamo chiesto l’intervento di un vero esperto del settore bancario, un manager di esperienza con molti successi alle spalle (gli ultimi i premi del Capital Financial International di Londra nel 2017 e 2018).

Siamo tutti affascinati dalla figura del grande manager ma quanto è importante avere dei buoni collaboratori, che caratteristiche devono avere per fare un buon team?

La prima cosa che chiedo è una grande preparazione tecnica, essere discreti, simpatici ed empatici con il cliente. Inoltre per avere un impatto corretto chiedo che vengano fatte trattative molto corte con i clienti, che ci sia grande correttezza e trasparenza. Bisogna saper ascoltare, il rapporto umano è la cosa più importante.

Quali sono le difficoltà che si incontrano oggi in un ruolo di spessore?

Io amo fare sviluppo perché vorrei sempre assumere nuovi colleghi e non tagliare o pte pensionare risorse. Se si lavora bene il mercato dà spazio per tutti e così la parola difficoltà scompare ed appare la parola impegno, insieme alla responsabilità ed alla professionalità. L’importante è trovare la giusta collocazione per i giovani, i meno giovani e valorizzare di più la donna. Il talento prima di tutto.

Attualmente che ruolo ricopre all’interno della sua azienda?

Attività di sviluppo come sempre, la mia passione, la cosa che riesco a far meglio, portare nuovi clienti. Incrementare la base clienti della struttura in cui sono operativo, agendo sui comportamenti da avere con la clientela ispirando fiducia con fatti concreti.

Vale la pena ricordare che Marco Perotti poco più che trentenne era a capo di tutti i dipartimenti di vendita di Rolo Banca 1473 (Sviluppo. Promotori Finanziari. Private), su tutto il territorio nazionale, oltre ad essere stato m seguito Responsabile Ottimizzazione Rete di tutta UniCredit Banca, Direttore Generale BAC, Presidente SMLife, Consigliere delegato BAC Inv. e Presidente BAC Fiduciaria. Ora lo Sviluppo inKairos del Gruppo Julius Baer.

Andando un po’ sul personale posso chiederle che cosa ha imparato dalla sua carriera?

Ho imparato che l’impegno porta i grandi risultati, ho imparato che il rispetto è la cosa più importante, non solo nel lavoro e che i rapporti umani sono fondamentali per crescere, anche se si ricevono scorrettezze, bisogna soffrire reagire e continuare nei propri scopi ed obiettivi senza mai fermarsi. Vivere al massimo ogni momento perché tutto e’ un regalo.

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