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La Ricoclaun ad Avezzano per l’Ucraina

Una donna ucraina: “Ho davvero paura di perdere la Speranza”

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Ieri 25 aprile la Ricoclaun odv è stata ospite del bellissimo evento “Artisti marsicani uniti per la Pace” organizzato presso il Teatro dei Marsi di Avezzano dalle associazioni marsicane “La chiave di volta” e “Rindertimi”. L’evento ha riscontrato un grande successo di pubblico il cui incasso è stato totalmente devoluto all’associazione “Rindertemi” per supportare i rifugiati ucraini giunti nel nostro territorio.

Durante la serata, caratterizzata da musica di altissimo livello suonata da artisti marsicani destinati a grandi successi artistici nazionali, è stato invitato sul palco il membro della Ricoclaun, Paolo Guidone, in arte clown Ventolo, per raccontare la sua esperienza di clownterapia svolta recentemente a Siret, al confine tra Romania e Ucraina. Il clown terapeuta ho raccontato ciò che ha visto laggiù:le storie umane e i volti, le tragedie ma anche i sorrisi e le emozioni  che sono stati donati e ricevuti. In particolare, clown Ventolo ha descritto come la clown terapia sia stata apprezzata in quei luoghi di disperazione, e di quanti bambini e mamme – nonché volontari li operanti – lo hanno ringraziato di quei momenti di leggerezza, spesso tanto necessari quanto un pasto caldo o un indumento pulito. A margine della piacevolissima e riuscitissima serata il pubblico ha omaggiato con un lungo e caloroso applauso i talentuosi artisti esibitisi sul palco e, a luci ormai accese, in molti hanno avvicinato il clown Ricoclaun “Ventolo” per complimentarsi dell’attività svolta a Siret e per informarsi sulla clownterapia. Molte persone non conoscevano infatti la potenza ed importanza di questa terapia legata al sorriso, troppo spesso erroneamente confusa col semplice intrattenimento.

Tra le tante persone, una in particolare ha avvicinato Paolo Guidone, e con gli occhi lucidi ed un filo di voce che proveniva da dietro la mascherina, lo ha ringraziato sentitamente per ciò che la Ricoclaun ha realizzato a Siret e che normalmente realizza negli ospedali e poi ha aggiunto: “Durante il tuo intervento sul palco ho pianto, perché sono ucraina e ho mio marito e mio nipote che stanno combattendo in Ucraina. Vivo con la paura costante di perderli e ho il cuore spezzato da questa tragedia del mio Popolo.” Un volto gentile ma visibilmente segnato da settimane di tensione e sofferenza interiore. Infine, le parole più profonde e toccanti: “Solo chi conosce la sofferenza può capire quanto siano importanti i momenti di leggerezza che voi clown-dottori donate ai nostri bambini e mamme in fuga. Anche io ho bisogno di tornare presto a ridere, perché ho davvero paura di perdere la Speranza...

 

 

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