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CELEBRAZIONI A VASTO A CINQUANT'ANNI DALLA FRANA DEL '56

della redazione
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Una serie di convegni, di mostre fotografiche, di testimonianze ed anche qualche lacrima. Tutto questo in giornata, a Vasto, in occasione della ricorrenza dei cinquant'anni dalla frana del 1956 che fece scivolare a valle mezzo quartiere, quello di San Pietro, sulla balconata orientale della città, all'epoca abitato in prevalenza da pescatori. Una vicenda che, come più volte sottolineato, è ancora di straordinaria attualità se si pensa che il medesimo quartiere, interessato da quel tremendo smottamento presenta ancora oggi, lungo via Adriatica, problemi di dissesto idrogeologico, con attualmente in atto degli interventi di consolidamento del costone. La giornata commemorativa è iniziata a Palazzo D'Avalos, intorno alle 9.30, con il convegno sul tema ''Memoria di un tragico evento, Vasto a 50 anni dalla frana'', organizzato dal Liceo Scientifico ''Mattioli''. Gli studenti delle classi IV E e IV F, attraverso un articolato e curato lavoro, hanno preparato tavole di ricerca piene di riferimenti, storici, urbanisitici e archeologici per dare dell'evento franoso un quadro il più possibile aderente agli avvenimenti di 50 anni fa. Tra i testimoni di quei giorni figura don Michele Ronzitti, allora giovane vice parroco di San Pietro. A mezzogiorno, poi, davanti al portale della chiesa di San Pietro, testimonianza ancora attuale di quella frana (resta solo il portale della demolita chiesa) c'è stato poi il momento ufficiale della cerimonia commemorativa: dopo lo squillo della 'Mayor', la campana del sacro tempio sistemata in uno spazio della zona, il sindaco di Vasto Filippo Pietrocola ha ricordato l'evento, rimarcando, tra l'altro, l'assoluta assenza di isterismi di allora e la grande solidarietà scattata in città per dare ospitalità ai quasi cinquecento sfollati. L'assessore comunale ai Lavori Pubblici, Guido Giangiacomo, ha voluto sottolineare che i lavori in corso in via Adriatica potranno mettere al riparo i residenti da nuove, brutte sorprese. Il parroco di San Pietro, don Stellerino D'Anniballe, infine, non senza tradire la sua personale commozione, ha ricordato quell'esperienza, ascoltato attentamente da alcune scolaresche e da numerosi cittadini intervenuti per l'ocasione.
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