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'Caos' elezioni provinciali, il centrodestra chiede di ripetere il voto

"Gravi irregolarità che inficiano la procedura", dicono i rappresentanti della coalizione

redazione
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I rappresentanti della coalizione di centrodestra si sono recati in Provincia e hanno avuto un lungo colloquio con il segretario generale. Al centro dell'attenzione la questione del voto di sabato scorso e dell'errore tecnico, relativo alla consegna di schede, che ha portato a fissare al 23 dicembre una nuova consultazione limitatamente agli elettori (sindaci e amministratori) di 16 comuni su 104 del territorio.

"Esistono certezze per gravi irregolarità che inficiano probabilmente la procedura delle elezioni provinciali - scrivono in una nota Mauro Febbo (Forza Italia), Luigi Leonzio (Lega), Antonio Tavani (Fratelli d'Italia), Enrico Di Giuseppantonio (Udc) e Tonia Paolucci (Polo Civico) -. Tra l'altro il numero delle schede scrutinate non corrispondono al numero dei votanti. Il centrosinistra e il presidente uscente dovranno assumerne la responsabilità politica.

La interlocuzione era tesa in prima istanza a chiedere un rinvio temporale, necessario per ogni altra operazione, anche per dare possibilità ai sindaci delle città interessate di avvisare i consiglieri per un voto d'urgenza nel giorno dell'antivigilia di Natale, ove sono stati già fissati i Consigli comunali per la chiusura dei bilanci in molte municipalità. Il centrodestra ha prodotto richiesta protocollata per l'accesso agli atti, alla quale al momento non è stata data risposta.

È evidente che chiamare i sindaci, assessori e consiglieri di ben 16 Comuni ad esprimere nuovamente il voto sia sul candidato presidente che sulle liste, inficia a nostro giudizio la regolarità di una elezione di secondo livello e che in questa maniera diventa addirittura di terzo livello!

Siamo convinti - concludono - che, al solo fine di evitare dannosi contenziosi per gli interessi di tutta la provincia di Chieti, si possa addivenire ad una soluzione condivisa che inevitabilmente dovrà rivedere la procedura di voto con una nuova e completa indizione di consultazione elettorale".

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