Cerimonia per ricordare l'archeospeleologo Marco Rapino, scomparso il 14 novembre del 2020.
Partendo alle ore 11 dall'Agriturismo Le Magnolie, gli amici di Marco ed i soci di Italia Nostra sono giunti alla sorgente dell'Acquedotto Romano delle Luci, attraversando un paesaggio rurale di bellezza incomparabile, esaltata oggi dal sole brillante e dall'aria tersa.
Il primo pozzo dell'acquedotto si trova su un terreno appartenente alla famiglia Del Bonifro, che ha con entusiasmo accolto la proposta di Italia Nostra di consentire la posa in opera di un pannello didattico per ricordare Marco Rapino e per spiegare l'acquedotto romano.
Dopo il discorso introduttivo e commemorativo pronunciato dal Presidente della sezione di Italia Nostra del Vastese Davide Aquilano, sono intervenuti l'assessore Alessandro D'Elisa e la consigliera comunale Marianna Del Bonifro, che hanno confermato l'impegno dell'amministrazione comunale nel continuare il progetto di recupero e di valorizzazione del monumento antico.
Il Pannello servirà come punto di introduzione e di partenza per le escursioni lungo il tracciato dell'acquedotto romano. In esso vengono ricordati la figura di Marco e la generosità dei Del Bonifro, che con lui hanno spesso condiviso le scoperte che a mano a mano venivano effettuate e l'entusiasmo che ne derivava. Nel pannello viene riportato il testo dell'iscrizione, collocata a 12 m di profondità alla base del pozzo, per ricordare l'imponente opera di restauro eseguita nel 1819 lungo l'intero percorso ed una parodoia della stessa, aggiornata nel 2019 dal prof. Luigi Murolo a quanto avvenuto nel frattempo: nel 2019 per la prima volta vennero fatte conoscere ai Vastesi l'esistenza e la bellezza dell'Acquedotto Romano delle Luci in una mostra pubblica.
Il pannello è stato realizzato grazie al contributo di Italia Nostra del Vastese, della Parsifal Società Cooperativa, della casa editrice Il Torcoliere e di QBIX.
Testi delle iscrizioni
QUESTO ACQUEDOTTO
MAGNIFICO MONUMENTO
DELLA POTENZA ROMANA
DALLA BARBARIE DE' TEMPI POSTERIORI
QUASI DISTRUTTO
FU GRANDIOSAMENTE RIPRISTINATO
NEL 1819
DALLA FERMEZZA DAL CIVISMO E DALL'ABILITA'
DEL DEPUTATO DIRETTORE QUIRINO MAYO
DEL SOTTODIPUTATO GIOACCHINO VASSETTA
E DEL MAESTRO FONTANARO RAFFAELE PRISCO
DI NAPOLI
QUESTO ACQUEDOTTO
MAGNIFICO MONUMENTO
DELLA POTENZA ROMANA
DALLA BARBARIE DE' TEMPI POSTERIORI QUASI DISTRUTTO
SOPRATTUTTO NEL NOVECENTO
FU ESPLORATO E FATTO CONOSCERE
NEL 2019
DALLA FERMEZZA
DAL CIVISMO E DALL'ABILITÀ DELL’ARCHEOLOSPELEOGO MARCO RAPINO
DI VASTO