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Stefano Bonaccini con “Il Paese che vogliamo” al d’Avalos per sostenere Menna

“L’importante è non perdere mai il contatto con le persone. Vale per l’Emilia-Romagna, vale per l’Italia, vale per Vasto”

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Nella bellissima cornice del Cortile di Palazzo d’Avalos, lunedì 20 settembre il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha presentato il suo libro dal titolo “Il Paese che vogliamo, idee e proposte per l’Italia del futuro”, edizioni Piemme, per sostenere la candidatura a sindaco di Francesco Menna, con la presenza del giornalista Pino Cavuoti che ha alternato domande sia a Bonaccini che a Menna.

Si è parlato dell’importanza della competenza anche nella politica, di personalità autorevoli come Mario Draghi, dell’importanza di fare le cose per il bene comune, dell’importanza di stare in mezzo alla gente, per conoscere bene le persone, i luoghi, i problemi. Per cambiare idea con il confronto, come modalità per entrare in sintonia con i cittadini. “L’importante è non perdere mai il contatto con la gente. Vale per l’Emilia-Romagna, vale per l’Italia, vale per Vasto”, ha detto Stefano Bonaccini. Quella che promuove è una “Rivoluzione gentile”, che vede al centro la trasformazione digitale, la transizione ambientale con progetti innovativi.

A questo riguardo Menna ha evidenziato come Vasto ha puntato sulla fibra ottica, e con il Covid anche gli scettici ne hanno capito l’importanza, con lo smart working e la didattica a distanza. Con la transizione ecologica si è fatta la scelta di dare importanza alla Via Verde, alla Costa dei Trabocchi, con una svolta epocale.

Bonaccini ha poi evidenziato l’importanza del Patto per il Lavoro che nel primo mandato ha permesso di condividere con tutti le scelte strategiche dell’Emilia-Romagna. Dopo la sua rielezione si è continuato in questa direzione sottoscrivendo il Patto per il Lavoro e per il Clima, considerando che la nuova sfida sarà la transizione ecologica e l’Agenda 2030. Ogni 6 mesi si incontrano per verificare il patto, per condividere le scelte, insieme agli altri. Come regione puntano inoltre molto sul sostegno agli asili nido, per azzerare le liste di attesa e i costi a carico delle famiglie ma anche per sperimentare l’introduzione della lingua inglese nel nido e nelle scuole d’infanzia.

A proposito di Scuola, il sindaco Menna ha parlato dell’edilizia scolastica, di come sia stato importante l'indagine sulla vulnerabilità sismica che ha permesso di mettere in luce alcune criticità e di risolverle. Molto importante sarà la riqualificazione dell’Ex asilo Carlo Della Penna, grazie ai finanziamenti ricevuti.

Bonaccini ha parlato poi dell’importanza della formazione, soprattutto nelle scuole tecniche, con l’alternanza scuola lavoro, con un patto con le aziende per trattenere, attrarre e far rientrare i talenti post diploma e post-laurea. Hanno voluto mezzi di trasporto gratuiti per gli studenti, per incentivare l’uso dei mezzi pubblici, sottolineando come la flotta dei treni regionali sia ora la più giovane d’Europa. Il presidente dell’Emilia-Romagna ha evidenziato anche l’impegno verso lo sport, con la collaborazione con la regione Toscana per il Tour de France e per il progetto delle Olimpiadi 2036.

Anche Menna ha evidenziato le tante tappe del Giro d’Italia a Vasto per promuovere anche la bellezza del territorio e dei tanti investimenti legati allo sport, con i vari campi sportivi, con il parco Muro delle Lame, lo Stadio Aragona, il Bocciodromo, sulla scommessa sullo sport anche con i Giochi del Mare, con un ritorno anche turistico.

Bonaccini ha evidenziato l’importanza della piazza, anche grazie al movimento delle Sardine. “Stare in mezzo alle persone” con coraggio e passione è stata anche la sua scelta prima delle elezioni e anche dopo.

Ora con le ingenti risorse del Next Generation Eu, ma anche con la programmazione dei fondi europei c’è una grande opportunità per l’Italia e per ogni regione, l’Emilia-Romagna e anche l’Abruzzo. E’ importante evidenziare le questioni cruciali con uno sforzo collettivo e sfruttare al meglio questa grande opportunità, produrre un grande cambiamento che parte dalle persone e dalla loro cultura, per rispondere ai bisogni individuali e collettivi.

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