Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Gli italiani sono poco soddisfatti della propria vita

Condividi su:

Il contesto storico non aiuta di certo: tra lockdown, paura di contrarre il virus e zone rosse, gialle o arancioni, la sensazione di benessere è venuta meno in una vasta fetta di italiani. Un grado di insoddisfazione già presente nell’epoca pre-covid, ma nettamente aumentato nel corso degli ultimi diciotti mesi in base ad alcuni sondaggi effettuati da importanti studi demoscopici.

Quasi il 75% degli italiani, infatti, si dichiara non completamente soddisfatto della propria, di cui oltre la metà “totalmente insoddisfatti”. Dati che non possono certamente passare inosservati, che rispecchiano lo stato d’animo che alberga, in questo particolare momento storico, lungo lo Stivale. Esistono tuttavia, alcune motivazioni, più di altre, che sono in grado di amplificare lo stato di insoddisfazione di queste persone.

Come la vita affettiva può incidere sullo stato di benessere psico-fisico

Analizzandola dal punto di vista psicologico, l’insoddisfazione è causata dalla frustrazione dei nostri bisogni e dall’incapacità di realizzare i nostri desideri, che porta a creare una forte distanza da quello che un individuo è, nella realtà, e quello, invece, che vorrebbe essere. Una sensazione causata dalla scarsa presenza, o addirittura assenza, di piacere nella propria vita.

In base al parere di alcuni luminari, le principali cause di insoddisfazione avvengono principalmente nella sfera affettiva. Non sentirsi amati, infatti, è probabilmente la causa principale di insoddisfazione, che in molti casi, purtroppo, sfocia in vere e proprie forme depressive particolarmente acute. La mancanza di affetto, d’altro canto, può portare anche ad un significativo abbassamento dell’autostima.

Un’amara e spiacevole sensazione di “inutilità” che, non di rado, rappresenta l’ostacolo principale per una vita serena e tranquilla. In alcuni soggetti, oltretutto, questa carenza di autostima rappresenta un enorme fardello, che complica, non di poco, un desiderio di moltissime persone: creare una famiglia. Un’aspirazione alla quale mirano la maggior parte degli abitanti del Belpaese, che riesce a creare un senso inclusivo di appartenenza come nessun altro.

Nella sfera affettiva rientra, giocoforza, anche un altro bisogno ritenuto primario ed indispensabile per ogni singolo soggetto: vivere una sessualità piena ed appagante. Grazie ad essa, infatti, è possibile aumentare la propria autostima, grazie al soddisfacimento di questa esigenza primaria; la sua totale assenza, viceversa, è una delle principali cause che spingono una persona nel tunnel della depressione.

Carriera professionale insoddisfacente: preludio a stati d’animo in tono negativo

L’appagamento dei propri desideri in ambito sessuale avviene realizzando anche al di fuori del proprio rapporto di coppia. In molte circostanze, questo bisogno primario viene colmato con l’ausilio di alcuni professionisti del mondo dell’eros, come le donne di Simple Escorts Italia, che sono in grado di cogliere tutte le sfumature di ogni individuo e traslare nella realtà le loro fantasie, anche quelle inconfessabili.

Oltre alla sfera emotiva e sessuale, l’insoddisfazione può palesarsi anche per motivi attinente alla propria professione. La scontentezza professionale è, senza alcun dubbio, tra le principali cause di malessere degli italiani. “Il lavoro nobilita l’uomo”, non è un solo un modo di dire per chi vive nello Stivale.

Trovare la giusta affermazione professionale è in grado di fornire migliori condizioni mentali e psicologiche. E quando non si vedono realizzati i propri obiettivi, specie se si mira ad inquadramenti migliori o avanzamenti significativi, l’insoddisfazione la fa da padrona, creando una situazione di disagio che, in casi più acuti, può portare alla depressione.

Non tutti, infatti, cercano obbligatoriamente l’affermazione professionale, ovvero gli avanzamenti di carriera. Non è raro, infatti, che alcuni soggetti cambino repentinamente il proprio umore nonostante un “upgrade” professionale. In questi casi, le motivazioni possono essere assai differenti tra loro: in alcuni casi, l’aumento delle aspettative crea ansia e, in seconda battuta, insoddisfazione, mentre in altre situazioni il cambiamento non è gradito perché la mansione svolta in precedenza veniva ritenuta maggiormente adatta alle proprie capacità

Condividi su:

Seguici su Facebook