Non bastano il caldo torrido e le chiusure programmate, a rendere la situazione ancora più drammatica ci si mette pure l'imperizia di un privato cittadino che secondo il documento inviato alla Sasi dal Consorzio di Bonifica avrebbe causato la rottura di un tratto dell'adduttore principale. A subire i disagi per la mancanza d'acqua stavolta sono Vasto Marina e San Salvo Marina.
“In data odierna a causa della rottura accidentale di un tratto della condotta principale in località Bufalara di Cupello che convoglia l'acqua – si legge nella pec del Consorzio – dalla traversa di San Giovanni Lipioni verso le utenze potabili, irrigue ed industriali, causata dall'imperizia di un privato cittadino si è resa necessaria l'interruzione della fornitura idrica di questo consorzio a tutte le utenze e in particolar modo ad Arap servizi.
I nostri tecnici si sono immediatamente adoperati per limitare i danni.”
Preso atto del problema e dei lavori urgenti di riparazione la Sasi non ha potuto far altro che comunicare la “drastica riduzione della risorsa idrica dalle prime ore di domani 13 agosto fino alla comunicazione da parte di Arap servizi”. Ha inoltre interessato il Prefetto di Chieti affinché dichiari lo stato di emergenza per consentire all'Arap di convogliare tutta la disponibilità idrica per il solo uso potabile allo scopo di garantire quante più ore di erogazione agli utenti delle due località che ad oggi possono contare su 80 litri al secondo.
“Questi Comuni sono alimentati, in questo periodo, dal sub fornitore Arap – precisano dalla Sasi - e non vi è possibilità di integrare il servizio con l'acquedotto del Verde, per l'esigua portata utile di cui dispone la sorgente di Fara San Martino. A questo proposito confermiamo i dati - in peggioramento - che mensilmente comunichiamo all'Ersi e alla Regione Abruzzo. La portata utile della sorgente del Verde è pari a 850 litri al secondo a cui si sommano i 250 dei pozzi per un totale di 1.100 litri al secondo rispetto a una capacità massima di trasporto di 1200, a fronte di una richiesta di 1.500 ed è proprio questo deficit di disponibilità che impone impone la turnazione nei comuni alimentati dall'acquedotto”.
Difficile stabilire i tempi di ripristino e la Sasi si sta anche adoperando con un proprio piano di emergenza, mettendo a disposizione autobotti per la distribuzione locale per le esigenze primarie.