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Anima gemella su internet: le app di dating un fenomeno sempre più diffuso

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Avete presente quell’infinità attesa che si cela esattamente alle spalle di quei tre puntini che compaiono sullo schermo durante l’uso di una delle tante app di dating? Mi scriverà o no? È questa la domanda maggiormente diffusa, che spesso e volentieri dura per qualche minuti prima di vedere l’esito positivo o meno di un match.

Ormai, la ricerca dell’amore sul web passa inevitabilmente dall’uso di applicazioni di incontri, che sono sempre più diffuse in tutto il mondo. Un match, ormai, non viene più inteso come una partita o una gara, quanto piuttosto come la corrispondenza con un altro utente online su un’app di dating.

La prima pubblicità per trovare l’anima gemella

Una ricerca molto interessante che ha trovato spazio sul blog L’insider, ha messo in evidenza come il boom delle app di dating abbia delle radici storiche particolarmente precise e che risalgono nel tempo a qualche secolo fa.

In effetti, per andare alla ricerca della prima pubblicità realizzata appositamente per i cuori solitari, bisogna tornare al 1695. A quel tempo erano passati solamente cinque anni dalla nascita dei quotidiani moderni, ma arrivò già il primo annuncio per animi romantici. Nel Regno Unito, infatti, un gentiluomo sulla trentina si era messo alla ricerca di una giovane fanciulla che, da un lato, stesse cercando l’amore, ma che dall’altro avesse un patrimonio intorno alle 3 mila sterline. Che fine abbia fatto quell’annuncio non si sa, ma si può intuire come, a quel tempo, l’amore era ancora molto legato alla situazione sociale ed economica delle persone.

Nel 1965, però, arriva una vera e propria scossa. Il mondo del dating online cominciò a prendere delle sembianze sempre più vicine rispetto a quello che è il fenomeno attuale. Infatti, sei anni dopo che venne svelata la grande invenzione del computer IBM 1401, ecco che gli studenti di Harvard diedero un grande contributo alla diffusione di tale fenomeno, visto che venne realizzata con la medesima tecnologia Operation Match, che si può definire tranquillamente come il primo vero e proprio servizio di incontri proposto negli Usa.

Nel momento in cui si cominciarono a diffondere, con l’arrivo del nuovo Millennio, i vari social network, come ad esempio MySpace e Facebook, ecco che il valzer dei primi portali interamente dedicati agli incontri online prese il via in maniera sempre più consistente, tra lo sbarco di Badoo, che a proposito ha da qualche superato il pazzesco muro dei 500 milioni di utenti attivo, e quello delle app di Tinder e Hinge. In modo particolare la prima, rappresenta l’app di incontri online maggiormente diffusa e apprezzata in tutto il mondo. È stata in grado, nel giro di sei anni dalla sua nascita, di raggiungere quota 50 milioni di utenti registrati, con ben 20 miliardi di match dal momento in cui è stata creata fino ad oggi.

Le app di incontri? Non sono diffuse allo stesso modo in tutto il mondo

Se pensate che in Sudamerica le app di dating siano utilizzate così di frequente come nel continente asiatico, vi state sbagliando di grosso. Esiste un’interessante indagine che è stata pubblicata sul blog L’insider, che mette in evidenza proprio come in Asia i single pare che non mettano al primo posto la ricerca dell’amore mediante le app di dating online.

In effetti, dando un’occhiata ai vari dati che son ostati registrati, si può intuire come sui 41 Paesi che sono stati coinvolti in questa particolare indagine, solamente nove nazioni asiatiche possono vantare un’app di dating tra le prime 100 applicazioni maggiormente utilizzate nei risentivi App Store.

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