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Agente di Polizia Penitenziaria aggredito, la denuncia del Sappe

L'episodio a Pasquetta nella Casa Lavoro di Vasto segnalato dall'organizzazione sindacale di categoria

redazione
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Agente di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Lavoro di Torre Sinello aggredito. A denunciare l’episodio, avvenuto nella giornata del Lunedì di Pasqua, è Giovanni Notarangelo, segretario locale del Sappe (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria).

“Questa segreteria locale – si legge nella nota inviata – si vede costretta a denunciare un fatto gravissimo accaduto il giorno di Pasquetta presso la Casa Lavoro con annessa sezione Circondariale di Vasto. Nel turno pomeridiano presso la sezione 3° piano (reparto Covid), verso le 18:30 un internato di origini brasiliane, con evidenti problemi psichiatrici noto alla Direzione Vastese, dopo aver avuto il permesso di chiamare telefonicamente il proprio difensore di fiducia, il quale non rispondendo alla sua chiamata, pensava bene di scagliare tutta la sua rabbia nei confronti del collega di servizio Assistente Capo Coordinatore, con molti anni di servizio, ligio al dovere e sempre presente in servizio e prossimo alla meritata pensione.

Nella colluttazione il collega riportava ben sette giorni di prognosi, nel contempo l’internato portava a termine tutta la sua frustrazione mettendo a soqquadro l’ufficio box agenti.

Come ben noto e come previsto dall’articolo 216 del codice penale, i soggetti che vengono ospitati nelle case di lavoro o colonie agricole sono persone ritenute socialmente pericolose che devono scontare la misura di sicurezza che nel contempo sono obbligati a prestare attività lavorativa; purtroppo nella Casa lavoro di Vasto tutto ciò non accade, anzi sono tanti gli internati che oziano e passano il tempo in branda, con l’aggravante che tra di essi ci sono molti soggetti affetti da problemi psichiatrici che ovviamente non dovrebbero essere ospitati negli istituti di pena ma bensì in strutture idonee con personale medico ed infermieristico specializzato.

Questo ennesimo episodio non fa altro che aggravare le pessime condizione lavorative presso la Casa Lavoro di Vasto, vista anche e soprattutto la forte carenza di personale di Polizia Penitenziaria.

Nell’esprimere la massima solidarietà al collega si chiede alle autorità competenti di prendere in considerazione le problematiche irrisolte della Casa Lavoro di Vasto, a partire dalla allocazione di tutti i soggetti psichiatrici presenti in strutture idonee”.

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