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E’ arrivato il Solstizio d’inverno

Dopo il tramonto Giove e Saturno appariranno più vicini, uno spettacolo che non si vedere dai tempi di Galileo

redazione
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Il 21 dicembre è il solstizio d'inverno, la notte più lunga dell’anno, che quest’anno porta con sé un raro e imperdibile spettacolo del cielo: una grande congiunzione tra Giove e Saturno, che non si vedeva dai tempi di Galileo.

Il solstizio d'inverno è il giorno più corto dell’anno per tutti i luoghi dell’emisfero boreale e il più lungo per quelli dell'emisfero australe e coincide con il giorno in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l'eclittica, il punto di declinazione massima o minima.

Per secoli è stato un momento magico, celebrato in tutto il mondo da feste, riti e monumenti.

Nell’antica Roma, dal 17 al 23 dicembre c’erano i Saturnali in onore di Saturno. Poi, l’imperatore Aureliano istituì il culto del Sol Invictus, del Sole  invincibile, nel giorno del 25 dicembre: una festa che si è intrecciata con il Natale del Cristianesimo. Nella tradizione germanica e celtica il solstizio d’inverno coincideva con la festa di Yule. A Stonehenge, il monumento preistorico nel Wiltshire, in Inghilterra, ogni anno il giorno del solstizio si radunavano migliaia di persone.

Quest'anno il 21 dicembre, subito dopo il primo tramonto dell’inverno, Giove e Saturno appariranno così vicini da sembrare un unico luminosissimo pianeta. È la Grande Congiunzione, il bacio astrale, o planetario, che si verifica ogni 20 anni circa. Ma una congiunzione così ravvicinata come quella del 21 dicembre 2020 non si è più ripetuta dal 1623. Prima di allora si era vista nel 1226. La prossima? Il 15 marzo 2080.  

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