Diciassette lavoratori in nero sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza in provincia di Chieti nell'ambito di un'operazione messa in campo per contrastare il sommerso da lavoro, in particolare, nei settori dell'edilizia, delle imprese di pulizia e delle sale da ballo. L'attività ha impegnato le Fiamme Gialle delle Tenenze di Chieti, Vasto, Lanciano e Ortona. Nel bilancio: la scoperta di dieci lavoratori in nero intenti a servire ai tavoli di una sala da ballo e di altri due, sempre irregolari, intenti ad effettuare pulizie in un condominio. Presso un cantiere edile, poi, è stata rilevata la presenza di cinque lavoratori, di cui due extracomunitari regolari ed altrettanti clandestini. L'attività si è conclusa con la denuncia di tre imprenditori, responsabili per aver tratto ingiusto profitto dalle condizioni di illegalità del lavoratore straniero favorendone la sua permanenza nel territorio dello Stato senza il permesso di soggiorno. I due clandestini non in regola sono stati espulsi. L'operazione ha coinvolto anche altre ditte presenti sul cantiere per le quali si è riscontrata la regolarità delle assunzioni dei lavoratori sprovvisti però di cartellino identificativo. ''L'utilizzo di manodopera irregolare - sottolinea il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Gioacchino Angeloni - incide in modo pernicioso su più fronti. Il mancato adempimento degli oneri contributivi e fiscali consente alle aziende di abbattere i costi di gestione e quindi di offrire prodotti e servizi a prezzi di mercato particolarmente concorrenziali''.