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Diabetici, Covid-19 e soluzioni suggerite per evitare rischi

La richiesta alla Asl dell'associazione di riferimento del Comprensorio del Vastese

redazione
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Una comunicazione preventiva in favore dei diabetici è stata inviata al direttore generale, al direttore sanitario della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, al presidente della Regione, all'assessore regionale alla Sanità e al presidente della Commissione regionale Vigilanza.

La comunicazione porta la firma del rag. Raffaele Felice, commercialista – revisore dei conti, che in passato ha rivestito per 5 anni la carica di presidente del collegio sindacale della ex Asl Lanciano-Vasto, nella sua qualità di socio ed ex presidente per molti anni dell’associazione “Adcv Onlus“ (Associazione Diabetici del Comprensorio di Vasto), fondata circa 30 anni fa dal diabetologo, da poco collocato in pensione, prof. Ercole D’Ugo, fondatore della diabetologia nel Vastese e del centro antidiabete presso l’ospedale di Gissi.

La stessa è stata fatta a nome proprio e di tutti i diabetici del comprensorio, al fine di evitare "i molteplici rischi di essere contagiati dal Covid-19 suggerendo come poterli evitare o ridurli attraverso l’adozione di un atto deliberativo da parte del direttore generale della Asl Schael, volta ad ottenere il diritto alla consegna di tutti i materiali necessari ed indispensabili per un efficace controllo della glicemia e per la ottimale somministrazione delle insuline, farmaco e presidi salvavita per fronteggiare una malattia cronica, che non potrà mai cambiare".

La richiesta - spiega Felice - serve ad eliminare tantissime visite per ottenere un semplice certificato ai soli fini amministrativi come in tutti gli anni entro la fine del mese di dicembre, basterebbe solo concedere una proroga alla validità del certificato emesso per il 2020 anche per l’anno 2021, oppure con il rilascio di un tesserino a firma del diabetologo, avente scadenza unitaria a quella della tessera sanitaria. In tal modo si avranno diversi vantaggi: intanto verrebbere eliminate possibilità di contagio: una prima volta per prenotare la visita diabetologica “inutile e troppo spesso irrintracciabile per via telefonica”, e poi per essere visitati e ottenere il rilascio della innegabile prescrizione e la terza per accedere a ritirare i presidi.

"Sono ormai molti mesi - sottolinea - che sentiamo continuamente ripetere da tutti gli esperti, sulla stampa nazionale e internazionale, sulle televisioni del mondo, che il virus come omai accertato aggredisce principalmente i diabetici, cardiopatici, ipertesi, malattie polmonari ecc, per cui essendo moltissimi i diabetici affetti anche dalle citate complicazioni, sono di fatto la categoria ad elevatissimo rischio di contagio, per cui nasce l’esigenza improcrastinabile di avere precedenza nell’essere vaccinati, sicuramente dopo i medici e tutti gli operatori sanitari, ma evitando di somministrare quei vaccini che non avranno ottenuto tutte le autorizzazioni dalle autorità scientifiche, ma con l’esatta indicazione delle eventuali complicazioni, i diabetici non vogliono essere delle cavie".

Questa richiesta sulla somministrazione dei vaccini nel territorio vastese non è affatto da considerare come l’ottenimento di privilegi, ma si tratta di una richiesta legittima e comunque un atto dovuto per una buona e preventiva gestione nel corso della pandemia ma soprattutto per scongiurare l’incremento dei decessi di una popolazione anziana presente nel nostro territorio vastese.

Ci si permette ancora di suggerire (finora nulla di questo risulta adottato) una minima configurazione organizzativa con metodi amministrativi e di assistenza sanitaria all’intero del territorio vastese per affiancare, i medici di base con un servizio di infermeria, in ogni piccolo centro, con investimenti di digitalizzazione che eviteranno montagne di carte, cartelle cliniche ecc, anche per gli stumenti minimi per la telemedicina".

Un ultimo suggerimento è stato dato al direttore generale - evidenzia ancora Felice -, che "non sembra avere un buon “feeling” con il territorio vastese, ma potrà recuperarlo mediante la velocizzazione delle procedure per la costruzione del nuovo ospedale di Vasto, sul terreno acquistato da moltissimi anni, recuperando risorse con dismissioni veloci di qualche cattedrale ed immobili sottoutilizzati o abbandonati oppure da recuperare per destinarli ad altri servizidi analisi, di assistenza e riabilitazioni agli anziani, ma principalmente per evitare altro sperpero di denaro pubblico, come al solito sempre a carico della collettivita’, che diventa ogni giorno intemperante per le scellerate scelte del passato e del presente, per cui tutti attendono di avere almeno una speranza, per se stessi, ma anche per i nostri figli e nipoti, per una sanita’ efficiente insieme alla speranza di futuro migliore per la collettività.

Per concludere al direttore generale è stata offerta anche la collaborazione dell’associazione Adcv Onlus, per la risoluzione dei problemi che rigardano i diabetici del territorio vastese, invitandolo a rendersi conto delle molteplici attività espletate da tantissimi anni sempre con la supervisione del prof. Ercole d’Ugo, a cui il popolo diabetico sarà sempre riconoscente".

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