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Dal libro “Dal Macro al micro nella vita di un territorio” di Di Stefano e Pagano ad una proposta di Fattoria condivisa

Una riflessione su un’economia solidale, legata al territorio, al cibo sano che crea salute

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E’ stato presentato oggi pomeriggio il libro di Orazio Di Stefano e Angelo Mario Pagano: “Dal macro al micro nella vita di un territorio, azioni sociali dopo la pandemia ”, D’Annunzio Edizioni, nella piattaforma Zoom mediante il Gruppo d’acquisto locale. Angelo Pagano ha spiegato che il libro vuole creare una riflessione su argomenti molto attuali. Vuole stimolare la consapevolezza che se tutti i consumatori decidessero di fare delle scelte etiche, tutto il cibo spazzatura scomparirebbe, ma per arrivare a questo il consumatore deve diventare critico e consapevole. Molto importante al riguardo è il ruolo dei gruppi d’acquisto. Ha spiegato come la crisi dell’agricoltura locale, ha portato un abbandono delle campagne, la produzione di allevamenti intensivi e cibi di scarsa qualità, ad un costo estremamente basso. Se il consumatore diventa protagonista, si potrà riattivare una nuova vitalità al territorio.  Se si mettono insieme consumatori e produttori si può cambiare il sistema.

Orazio Di Stefano ha spiegato che questo manuale è teso a raccogliere una serie di proposte che saranno attuate da subito. Ci sono state sollecitazione dal prof. Everardo Minardi, che insegna sociologia del territorio a Teramo, per riattivare dei comportamenti sociali. Due sono gli esperti con cui si è subito confrontato: Angelo Pagano che aveva trasferito competenze sociologiche in agricoltura e Claudio Pracilio che è imprenditore agricolo a Lentella. Il progetto che si vuole realizzare è una fattoria condivisa, con l’utilizzo degli orti, di laboratori didattici, della banca del tempo, dell’attività di formazione, di Arte Terapia e Pet therapy. Il progetto, ha detto Orazio Di Stefano, inizierà la prossima settimana, ci sono già una trentina di persone che hanno espresso la volontà di adottare degli animali. Quello che si vuole ottenere è un ritorno alle origini contro il capitalismo malvagio, per attuare una proposta forte al nostro territorio, per annullare quella cultura delle comodità che ha portato ad abbandonare le compagne, i piccoli borghi, per produrre più a livello locale, con un’economia più solidale.

Vittoriano Claudio Pracilio, che è titolare di due aziende agricole, con la produzione di olive e olio, con la presenza di 8000 piante di ulivi biologiche, ha spiegato che la costituzione di una fattoria didattica condivisa avrà l’aiuto di soggetti svantaggiati, e i tanti laboratori che sarà possibile attuale saranno utili al territorio ma anche al turismo esperienziale.

Si vuole ripartire dall’economia locale e cominciare a produrre quello che serve, per creare un’economia della giustizia, della sostenibilità, per accorciare il divario tra produttore e consumatore, per un’economia più autonoma e solidale, che crede nel cibo che fa bene alla salute.

 

 

 

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