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Iannone: c’è attesa per la sentenza, ma tutto è rinviato a metà novembre

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Non accenna a diminuire l’attesa per capire quale sarà il destino per il pilota abruzzese Andrea Iannone e se avrà un futuro nuovamente in MotoGP o meno. Nonostante una decisione fosse attesa già per lo scorso 15 ottobre, il tribunale del Tas di Losanna ha deciso di prendersi ancora un po’ di tempo prima di giungere ad una sentenza.

Il Tas di Losanna, in questo momento, si trova nel bel mezzo di pesanti accuse, ovvero quelle che arrivano dalla WADA, e dall’altra parte c’è la posizione in difesa dell’atleta, senza contare come ci siano numerosi precedenti che porterebbero a pensare come il pilota di Vasto, alla fine, possa spuntarla.

Intanto, in MotoGP, la stagione sta proseguendo in modo abbastanza imprevisto e sorprendente, per la gioia di tutti gli amanti delle scommesse online, che stanno trovando pane per i loro denti e delle quote davvero molto vantaggiose da sfruttare. Una lotta tra tanti talenti, compresi due che sono usciti dalla VR46 Academy di Valentino Rossi, ovvero Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli. Un’accademia, come specificato in un interessante approfondimento che è stato pubblicato su L’insider, continua a sfornare talenti su talenti, pronti per provare a vincere in MotoGP.

Sentenza prevista per metà novembre

L’udienza c’è stata, quindi, eppure sarà necessario attendere ancora quasi un altro mese prima di capire cosa avranno deciso i giudici. Ripercorrendo brevemente la vicenda, il pilota in forza al team italiano dell’Aprilia, durante lo scorso mese di dicembre, aveva ricevuto una condanna a ben 18 mesi di fermo da ogni tipo di gara. Il motivo? La positività al drostanolone, ovvero una sostanza anabolizzante che permette di incrementare la massa muscolare, nel corso di un test effettuato durante il week end di gare del Gp della Malesia.

Gli avvocati che difendono Andrea Iannone chiedono a gran voce ovviamente l’annullamento di tale sentenza, mentre l’Agenzia Mondiale Antidoping vuole che si usi il pugno duro, con una squalifica da qualsiasi competizione per addirittura un quadriennio.

La posizione di Aprilia Racing

Duro il commento di Massimo Rivola, ovvero l’ad di Aprilia Racing, nei confronti dell’udienza che si è svolta al Tas. Tra comportamenti e atteggiamenti piuttosto particolari, infatti, sono diversi i dubbi su quanto sta accadendo. Detto questo, il team Aprilia ovviamente difenderà sempre Iannone. Non solo, dato che sono stati presentati ben due precedenti piuttosto clamorosi in tema di doping tramite contaminazione alimentare. Ebbene, in entrambe le situazioni, il Tribunale aveva disposto l’assoluzione degli atleti coinvolti

Di conseguenza, Massimo Rivola è particolarmente fiducioso che tutto possa finire nel migliore dei modi, anche per via del fatto che le prove a sostegno di Andrea Iannone ci sono e sono anche particolarmente schiaccianti. Insomma, non c’è nemmeno un argomento scientifico che non faccia pendere l’ago della bilancia nei confronti di Iannone, mentre sembra proprio che la WADA sia giunta a Losanna per sostenere una tesi che si basa su ben poco.

Si tratta chiaramente di una situazione che a danneggiare anche Aprilia, ma Rivola è convinto che non sia stato certo per colpa di Iannone. Anzi, sono diversi gli scienziati interpellati, che hanno confermato come il pilota non avesse nulla a che fare con tale caso di positività. Fa già effetto, chiaramente, sentir parlare di uno stop che sfiora l’anno, ma lascia basita, in effetti, la richiesta della WADA di ben quattro anni di sospensione per il pilota italiano.

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