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Nuovi casi Coronavirus in Abruzzo soprattutto tra i giovanissimi

Il virologo Fazi: ”Mascherine e distanziamento restano fondamentali”

redazione
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E' allarme anche in Abruzzo per la circolazione del Covid-19 tra giovanissimi. Tredici i nuovi casi accertati nelle ultime ore, 10 dei quali riguardano ragazzi fra 18 e 24 anni. Gli esperti della task force regionale, rinnovano gli inviti alla prudenza: mascherine e distanziamento restano fondamentali. Sette i nuovi casi in provincia di Pescara: 4 giovani di Tocco da Casauria rientrati da Malta, due ragazzi di Montesilvano e un uomo di Loreto Aprutino. Tre nel Chietino: un 21enne di Vasto rientrato da Malta, un ragazzo di San Salvo e un uomo di Francavilla al Mare.  Tre i casi nell'Aquilano: due giovani di Avezzano e un uomo di Lucoli.

Il virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara, a proposito dell'attuale situazione e dei tanti casi di coronavirus che riguardano pazienti giovanissimi, sottolinea che le mascherine e il distanziamento sociale sono fondamentali, soprattutto in questa fase e di come sia importantissimo rispettare da parte di tutti le misure di prevenzione.

Per quanto riguarda l'indice Rt - l'Abruzzo, secondo i dati del monitoraggio diffusi nei giorni scorsi, è la seconda regione in Italia, con un indice di trasmissibilità di 1,33 - il virologo spiega che "abbiamo avuto dei casi di importazione, le persone sono tornate dall'estero, abbiamo collegamenti diretti con Malta e molti abruzzesi sono in Croazia, quindi c'era da aspettarselo".
 "Si tratta quasi sempre di casi asintomatici - aggiunge - quindi soggetti in linea di massima meno contagiosi, ma i rischi sono comunque elevati e l'attuale situazione dimostra quanto il coronavirus stia circolando.”

Afferma Massimo Recalcati, nel suo articolo su La Repubblica, quanto sia antropologicamente difficile vedere al di là della nostra vita individuale, cogliere la dimensione solidale della libertà, rispettare la dimensione collettiva del legame sociale. ll tempo delle restrizioni delle libertà imposte dalla solidarietà non può essere tollerato da chi pensa alla propria libertà come ad un diritto assoluto che viene prima di ogni altro diritto. Da chi si dimentica che una vita adulta è quella che si sforza di assumere su di sé, innanzitutto, le conseguenze dei propri atti»

https://www.massimorecalcati.it/images/Massimo_Recalcati_-_La_Repubblica_-_10_agosto_2020.pdf

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