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ACQUA IN CARAFFA PER RIDURRE I COSTI, LA PROPOSTA DI 'FARE VERDE'

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Da Stefano Comparelli dell'associazione 'Fare Verde' di Vasto riceviamo e pubblichiamo: ''Per sedare le polemiche innestatesi in merito al caro mensa scolastico giunge a proposito la proposta di Fare Verde Vasto che esorta l'amministrazione Comunale ad imporre ai gestori la somministrazione di sola acqua del rubinetto ''La qualità è ottima, così si potrà anche risparmiare sui costi di gestione cosa che rende quindi possibile non solo un contenimento ma addirittura una riduzione dei costi per le famiglie interessate''. Per prima Roma e Firenze ma adesso anche Torino si è aggiunta alla lista delle città che tal proposito hanno adottato un simile provvedimento. ''Ormai è una tendenza che si sta affermando ovunque, quella di mettere al bando la minerale''. Una novità per migliaia di bambini e ragazzi che ogni giorno consumano pasti negli istituti dagli asili nido fino alle scuole medie, passando per materne ed elementari.Sui tavoli dei refettori solo le caraffe riempite con l'acqua dell'acquedotto, come già succede a Firenze, Roma, Bologna. E si tratta di una scelta che si sta allargando anche in altre città, come Genova, pronta a seguire la linea indicata dalle altre amministrazioni. L'invito di Fare Verde per l'amministrazione locale è quello di inserire da subito l'idea anche se si tratterà di dotare le scuole di caraffe cosa che potrebbe incidere economicamente sul bilancio civico, almeno inizialmente. Ma quello che interessa principalmente è valorizzare l'acqua dell'acquedotto che, come ampiamente dimostrato da indagini, non ha nulla da invidiare a quella confezionata tutt'altro risulta molto più controllata e soprattutto i parametri di sicurezza richiesti sono molto più alti rispetto a quella imbottigliata. L'operazione è anche conveniente. Non tanto da un punto di vista immediato sui conti, ma sui risparmi che si otterranno sul fronte dei consumi di acqua, evitando gli avanzi di bottiglia, e soprattutto riducendo la quantità di rifiuti e di plastica che finisce nei cassonetti, anche se differenziati. Una svolta ecologista''.
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