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Comune di Vasto e dubbi su un incarico

Il punto di vista di Angelo Bucciarelli

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Leggendo la notizia, riportata qualche giorno fa dal Centro, a firma di Anna Bontempo, non sono riuscito a trattenere la meraviglia: "Dipendente in pensione a lavoro gratis in Comune".

Ma come, mi sono detto, più e più volte ho sentito grida alzarsi al cielo perché i dipendenti sono troppo vecchi e stanchi, demotivati e sfiduciati, invece di puntare ad un ricambio generazionale, il comune cosa fa, dà un incarico di collaborazione autonoma, anche se a titolo gratuito, a un ex dipendente della p.a. in pensione?

Ma andando più a fondo nella lettura della determina, la n 483 del 7 luglio 2020, non si può far a meno di sottolineare una curiosità. La cosa, di per sé, potrebbe passare inosservata o addirittura venire inghiottita dal resto, ma un “occhio” meno dormiente, accompagnato da una semplice calcolatrice, riesce a “vederla” e, dopo due calcoli semplici semplici, a raccontarla.

La determina precisa che:

1. Il pensionato viene autorizzato ad utilizzare il mezzo proprio di trasporto, venendo rimborsato per le sue spese di viaggio;

2. Il pensionato viene rimborsato per il vitto con € 30.55 a pasto.

A questo punto sorgono le domande:

A) quante volte al mese il pensionato viene a Vasto dalla città, o paese, in cui ha la residenza?

B) quanto dista questo suo luogo di residenza da Vasto, 10/30/50 km, di più?

C) il buono pasto di 30.55 euro vale per tutte le volte che viene a Vasto o vi è un numero limitato di utilizzo?

E ancora:

D) Tutti i dipendenti del Comune di Vasto hanno un buono pasto di 30.55 euro?

Quindi, facendo qualche calcolo, supponendo che il pensionato venga a prestare il suo lavoro, gratuito, ad esempio, per 22 giorni al mese, e che la sua residenza disti 50 km da Vasto e che goda del buono pasto tutte le volte che lavora; e supponendo ancora che abbia una modesta peugeot 1600 a gasolio(ad esempio come la mia); si ottiene una spesa, a carico delle casse comunali, tra le 1400/1500 euro al mese. Insomma 60/70 euro al giorno, che fanno, grossomodo, tra le 17 e le 18 mila euro all'anno. A cui va aggiunto il costo dell'assicurazione a carico sempre del comune.

È ovvio che se il pensionato venisse solo una volta a settimana, o al mese, a Vasto(ma a questo punto non si spiegherebbe il senso di questo incarico), il costo per le asfittiche casse Comunali sarebbero molto molto più ridotte. Ma sarà veramente così?

Ed infine, visto che la determina non lo specifica, sarebbe interessante capire come il Comune rileverà la presenza del pensionato in ufficio? Timbra il cartellino, o firma un foglio presenze?

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