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Ricoclaun, Anffas, Admo, Avis e Buco nel Tetto nell’Alto Vastese

Volontariato inclusivo a Celenza sul Trigno, Fraine, Roccaspinalveti, San Giovanni Lipioni e Schiavi d'Abruzzo

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E’ stato un fine settimana impegnativo per 5 organizzazioni di volontariato vastesi: la Ricoclaun, l’Anffas, l’Admo, l’Avis e il Buco nel Tetto di Vasto, che da Venerdì 27.2.20 a Domenica 1.3.20 hanno percorso l’Alto Vastese per incontrare le comunità di 5 paesi: Celenza sul Trigno, Fraine, Roccaspinalveti, San Giovanni Lipioni , Roccaspinalveti e Schiavi d'Abruzzo, per promuovere il progetto regionale sul volontariato inclusivo. Cinque associazioni di Vasto che non hanno niente in comune se non l’amicizia, la grande stima, la passione e l’impegno che mettono nelle tante attività che svolgono, sono andate in 5 paesi, molto diversi tra di loro, che da tanti anni stanno vivendo un grande spopolamento, che hanno in comune la bellezza dei borghi, un gran sentimento di resilienza, di solidarietà, di collaborazione e condivisione nelle loro comunità.

Le 5 associazioni, come poi i 5 paesi hanno qualcosa in comune, persone speciali, determinate, creative, gioiose, di età e professioni diverse, che regalano il proprio tempo, non perchè ne hanno in più, anzi, al contrario ne hanno pochissimo, ma per farne dono, nelle tante attività organizzate nelle associazioni o nei comuni.

I volontari hanno incontrato le popolazioni dei paesi, e sono rimasti sorpresi per la calorosa accoglienza e gentilezza. Hanno avuto modo di presentare il progetto regionale e le peculiarità delle singole associazioni. Hanno inoltre illustrato i prossimi incontri formativi previsti dal progetto, gratuiti e aperti a tutto il territorio, per dare nuove nozioni anche alle stesse OdV in merito a nuovi sistemi e metodi di progettazione sociale, reperimento di fondi, normative del terzo settore aggiornate.

E’ previsto un convegno Venerdì 13 Marzo 2020 16,00/19,00 , “I popoli Italici in Abruzzo” nella Sala Museale Monteodorisio con la d.ssa Katia Di Penta, presidente Parsifal Società Cooperativa, che approfondirà: “ I Sanniti: Vite quotidiane straordinarie”, la dr.ssa Monica Capodicasa, Referente FISM Chieti -Pescara che parlerà del “Guerriero di Capestrano”, il Prof. Nicola Mastronardi , autore di romanzi storici che parlerà del “ romanzo storico “Figli del Toro” e il Dr. Armando Falasca Presidente Centro italico _Safinim che parlerà dei  “ Templi Italici di Schiavi d’Abruzzo” . Coordina Orazio Di Stefano resp. Didattica del Territorio.

Sabato 14 Marzo 2020 ore 14,00/ 18,00 è previsto il modulo Formativo - “Tecniche di Fundraising” – con il docente dr. Andrea Romboli. Sabato 18.04.2020 ore 14,00/18,00, è inoltre previsto il modulo Formativo - “Introduzione alla Riforma del Terzo Settore” con il docente Avv. Ilaria Ionnone con focus sugli aspetti operativi e gestionali oltre che normativi.

Durante gli incontri di questi giorni nei paesi è stato somministrato un questionario anonimo di rilevazione sul tema “La percezione del volontariato nella tua città” predisposto dalla dr.ssa Roberta Di Stefano, con lo scopo di fotografare il contesto socioeconomico di riferimento, effettuare un’analisi dei fabbisogni del territorio, realizzare una mappatura dei servizi socioassistenziali, educativi e di cura alla persona presenti nel territorio di riferimento, effettuare una ricognizione e censimento dei servizi offerti sul territorio; individuazione e selezione dei servizi innovativi da attivare tra quelli offerti sul territorio a seconda dei valori e dei bisogni; identificazione di potenziali indicatori di efficacia e di impatto.

Nelle prossime settimane sarà messo a punto un blog “Volontariato Inclusivo”, predisposto da Cittanet per creare una rete virtuale tra le associazioni e le realtà dei vari paesi e condividere iniziative e materiali.

In questi giorni le varie comunità hanno raccontato le caratteristiche dei piccoli borghi, delle associazioni già presenti nei loro territori, delle modalità che hanno creato per essere sempre di supporto alle persone disagiate, per valorizzare i territori e le tradizioni. Hanno espresso inoltre le tante caratteristiche positive della vita nel loro paese. Malgrado una minore presenza di servizi e comodità, malgrado sia presente la necessità di viaggiare ogni giorno per andare a scuola o al lavoro, c’è la tranquillità dovuta al poco traffico, il rapporto di amicizia e solidarietà con tutti gli abitanti del paese. Tutti si proteggono e si difendono come in una famiglia e sono sempre pronti ad aiutarsi. Hanno saputo salvaguardare il senso di appartenenza, che permette loro di concentrarsi non sull’Io ma sul noi, come comunità.

La Ricoclaun, odv capofila del progetto regionale, ha inoltre evidenziato la finalità più importante, quella di costituire associazioni di volontariato nei cinque paesi per migliorare la qualità della vita, a supporto di cittadini disagiati, a tutela e salvaguardia dei borghi, della cultura e tradizione, ecc.,tenendo conto che “fare il bene” è in fondo il senso del volontariato in generale, ed è, dice Papa Francesco, un principio che unisce tutta l’umanità, al di là della diversità di ideologie e religioni, e crea quella cultura dell’incontro che è alla base della pace. Nei prossimi mesi saranno organizzati altri incontri per stimolare il volontariato inclusivo e chissà se veramente si riuscirà a formare nuove associazioni di volontariato nell’Alto Vastese,

 

 

 

 

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