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Come devono essere annotate le fatture elettroniche nel registro Iva

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L’annotazione delle fatture elettroniche emesse deve essere effettuata, secondo quanto previsto dal DPR n. 633 del 1972 all’articolo 23, in base alla loro numerazione con l’indicazione del mese in cui le operazioni sono state eseguite. In ogni fattura è indispensabile segnalare la data in cui è stata emessa, il numero progressivo, l’ammontare dell’imposta e l’ammontare imponibile delle operazioni; occorre indicare, inoltre, la ragione sociale o la denominazione del committente del servizio o del cessionario del bene.

Come si compila una fattura

Dal punto di vista pratico, quasi sempre la data in cui la fattura viene emessa deve corrispondere alla data in cui l’operazione è stata effettuata, sia che si tratti della consegna di beni sia che si tratti dell’incasso. Ci sono, poi, i casi di fatturazione spontanea, che sono quelli in cui la fattura viene emessa prima che l’operazione venga eseguita, come previsto dallo stesso DPR all’articolo 6: in tali circostanze la data di emissione coincide con la data di effettuazione. Per questi motivi si può considerare la fattura un documento a formazione progressiva. Essa deve essere predisposta nella data in cui l’operazione viene effettuata.

TS Digital Invoice: cos’è e a cosa serve

Per una corretta gestione di qualsiasi tipo di fattura elettronica, anche dal punto di vista delle tempistiche, si può prendere in considerazione l’ipotesi di ricorrere a TS Digital Invoice, grazie a cui tutto il processo di fatturazione e di conservazione può essere ottimizzato. Si tratta di un servizio di fatturazione elettronica che è stato pensato e sviluppato per assecondare le esigenze degli studi professionali e delle aziende, grazie a cui è possibile conservare tutti i documenti in digitale per dieci anni. La creazione delle fatture elettroniche, la comunicazione diretta con il Sistema di Interscambio e la firma trasparente e rapida sono solo alcuni dei numerosi punti di forza di questo strumento, che consente di ricevere le fatture su un gestionale collegato e di importarle. In sintesi, tutto il flusso può essere monitorato, in virtù di una piattaforma software che aiuta i professionisti a rispettare la normativa vigente.

I tempi della fattura

La fattura può essere immediata o differita: nel primo caso viene trasmessa entro 12 giorni al Sistema di Interscambio, mentre nel secondo caso viene trasmessa entro il giorno 15 del mese seguente a quello in cui le operazioni sono state effettuate. La fattura viene a esistenza nel momento in cui viene trasmessa al Sistema di Interscambio (sempre a patto che tale trasmissione abbia esito positivo); tuttavia i suoi effetti sono retroattivi alla data.

Indicazione della data e IVA: a cosa si deve prestare attenzione

Il problema della giusta indicazione della data, in realtà, non si dovrebbe porre per ciò che concerne l’Iva, dal momento che quello che conta è il mese di competenza. Piuttosto, per una corretta tenuta del libro giornale è bene sapere che la data della fattura, cioè quella in cui l’operazione è stata effettuata, è il momento giusto in cui il ricavo deve essere rilevato. Questo vuol dire che se le operazioni vengono contabilizzate con la data di emissione il criterio della cronologia viene rispettato, e così quello della tempestività della rilevazione.

Quando la fattura elettronica viene a giuridica esistenza

Riassumendo, la fattura elettronica di vendita viene a giuridica esistenza solo nel momento in cui si riceve la conferma di convalida da parte del Sistema di Interscambio. Per ottenere ulteriori dettagli in merito si può comunque fare riferimento alla Circolare 14 del 17 giugno del 2019, che riguarda le modalità di utilizzo della data del documento.

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