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Cucina dell'ospedale, chiesta chiarezza sulla vicenda

La nota del comitato civico L'Arcobaleno dopo il sopralluogo del direttore generale della Asl Schael

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Il Presidente del Comitato civico L’Arcobaleno, Avv. Angela Pennetta, in merito al comunicato stampa diramato dalla Asl “Schael cerca alternative per la cucina chiusa all’Ospedale di Vasto e chiede aiuto al Sindaco”, rappresenta quanto segue.

1) Il sopralluogo compiuto ieri al “San Pio” dal Direttore generale Thomas Schael a distanza di una settimana dalla chiusura della cucina, andava fatto prima;

2) La soluzione alternativa che permette temporaneamente la preparazione dei primi piatti sul posto o poco lontano, ci sembra una trovata d’effetto ma impraticabile.

3) La quantificazione della spesa necessaria per gli adempimenti strutturali della cucina per consentire la riapertura stimata in 500 mila euro, ci sembra assolutamente spropositata, vorremmo sapere come questa stima è stata fatta e da chi; delle due l’una, se per risistemare la cucina necessitano 500 mila euro, questa andava chiusa molto tempo prima, se invece è stata sparata una cifra a caso, è necessario che dei tecnici facciano il sopralluogo per una quantificazione attendibile.

4) E’ necessario che si conosca a fondo il contratto stipulato con la Dussmann perché se sono vere le notizie pubblicate nei giorni scorsi “La Asl diede l’appalto alla Dussman per 32 milioni di euro. Nell’appalto era prevista l’assunzione di 45 cuochi alla mensa e la ristrutturazione dei locali. Non è avvenuto nulla di tutto ciò.” La Asl non deve fare nessuna ristrutturazione e procedere alla rescissione del contratto di appalto per grave inadempimento.

5) La direzione aziendale, quindi, proceda immediatamente ad eseguire le prescrizioni dei Nas ed a riaprire in tempi strettissimi la cucina.

Il Comitato civico L’Arcobaleno - considerato che sta ricevendo segnalazioni a iosa di vassoi mandati indietro dai degenti dell’Ospedale e considerato che tutto questo è assolutamente inaccettabile (i pazienti si stanno facendo portare da casa il cibo) e ciò tra l’altro rappresenta uno speco vergognoso – sarà in piazza Diomede, sabato 30 novembre 2019 dalle ore 17.00 alle ore 20.00 con un gazebo, perché i cittadini non vogliono trovate ad effetto impraticabili ma soluzioni vere.

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