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Lavori in pieno agosto, chiusa la Villa comunale

Per tutto il fine settimana 'off limits' il polmone verde al centro della città. Gli interventi dovrebbero completarsi lunedì

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Chiude al pubblico la villa comunale.

Per consentire lo svuotamento e la bonifica del laghetto artificiale da parte della ditta incaricata della cura e manutenzione, il parco pubblico sarà chiuso temporaneamente dalle 6 di oggi e per il tempo necessario per consentire lo svuotamento dello stagno. Sarà nuovamente interdetto alla libera fruizione lunedì 12 agosto fino al completamento dell’intervento. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Menna, un provvedimento che si è reso necessario in quanto gli interventi da effettuare richiedono l’impiego di mezzi e persone da parte della ditta Blue star srl che dovranno operare nell’area circostante il laghetto impegnando anche i passaggi pedonali adiacenti.

I lavori di ripulitura dello specchio d’acqua saranno supervisionati dai Carabinieri Forestali del Cites di Pescara, uno speciale reparto per la tutela ambientale e agroalimentare, per la presenza nello stagno di oltre cento tartarughe  del genere Trachemys Scripta, inserita nell’elenco delle 100 tra le specie esotiche invasive più dannose al mondo, predatrice di anfibi, pesci ed uccelli acquatici.

Abbiamo contattato i carabinieri forestali del Cites nei giorni scorsi”, fa sapere l’assessore ai servizi manutentivi, Gabriele Barisano, “saranno loro a supervisionare i lavori. Durante lo svuotamento del laghetto le tartarughe, che a suo tempo sono state numerate e catalogate, verranno spostate nella fontana e solo in seguito verranno reimmesse nel laghetto”. 

Nei giorni scorsi diverse sono state le segnalazioni dei cittadini sulle condizioni igieniche dello stagno le cui acque putride ospitano oltre cento tartarughe esotiche. Le testuggini – che stando al racconto di alcuni volontari Geav (Guardie ecologiche ambientali) – avrebbero addirittura divorato le paperelle della villa comunale – vennero rinvenute l’anno scorso durante gli interventi di ripulitura del laghetto.

In quella occasione l’assessore Barisano ipotizzò che fossero state abbandonate nello stagno da cittadini desiderosi di disfarsene dopo averle acquistate nei negozi. Sta di fatto che quelle tartarughe sono considerate particolarmente voraci. Si adattano bene al nostro clima, competono con le specie locali e proliferano anche in natura causando un serio impatto negativo sulla biodiversità.

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