Sono iniziati il 20 maggio e sarebbero dovuti terminare il 18 giugno stando al cartello ben visibile all’ingresso del cantiere. Siamo ormai a fine luglio e il pontile, uno dei simboli della spiaggia di Vasto Marina, è ancora transennato. Il motivo? Una variante in corso d’opera che si è resa necessaria per “effettuare alcuni interventi prima della installazione della nuova pavimentazione, al fine di non danneggiarla in futuro”.
I lavori per il ripristino e la sistemazione della passerella sul mare sono stati sospesi il 13 giugno, a cinque giorni dalla data prevista di fine lavori, per consentire la redazione di una perizia di variante dell’importo complessivo di 69.780 euro, approvata dalla giunta comunale il 9 luglio scorso. Le modifiche al progetto iniziale hanno comportato un incremento complessivo di 16.926 euro rispetto all’appalto di 51.728 euro aggiudicato alla ditta Feliziani di Teramo per la sistemazione della nuova pavimentazione in Wpc (wood plastic composit). Si tratta di materiale di legno e plastica che ha sostituito il pregiato legname di provenienza africana che si sarebbe dovuto utilizzare per ripristinare il piano di calpestio usurato dal tempo e dalle intemperie.
Insomma, anche se le varianti in corso d’opera sono pane quotidiano quando si parla di appalti pubblici, quello che lascia basiti è che nel caso del pontile, interdetto alla libera fruizione da ben per tre estati, si tratta di interventi di straordinaria manutenzione della durata di un mese.
Così mentre le minoranze consiliari puntano l’indice contro l’amministrazione comunale parlando di “ritardi inaccettabili”, i cittadini chiedono quando potranno tornare a fare passeggiate sulla storica passerella, anche se non manca mai chi sistematicamente viola il cantiere per raggiungere l’estremità del pontile. Anche l'altra mattina sono stati visti alcuni bagnanti che in barba ai cartelli, si sono intrufolati per curiosare con il rischio concreto di farsi male.
La struttura è stata realizzata tra il 1996 e il 1998 in sostituzione della precedente diventata inagibile. Con il tempo la pavimentazione di legno è diventata vetusta e pericolosa, inducendo il Comune a programmare una serie di interventi di riqualificazione, consistenti nella installazione di una nuova pavimentazione, nel trattamento delle superfici in calcestruzzo e in opere di rifinitura.
L’idea iniziale era quella di ripristinare il pontile a costo zero per le casse comunali grazie a tre contratti di sponsorizzazione con altrettanti operatori economici che hanno consentito una realizzazione parziale degli interventi programmati. Insomma, a farla breve l’ente si è visto costretto ad indire una gara d’appalto. Ora il nuovo stop fa slittare i tempi per la riconsegna dell’opera che non è fruibile da ben tre estati.
MOVIMENTO 5 STELLE - "E’ vergognoso il ritardo accumulato nella riparazione del pontile”. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle torna all’attacco e denuncia l’ennesimo stallo dei lavori per il ripristino della pavimentazione.
“L’amministrazione conserva la cattiva abitudine delle varianti in corso d’opera”, incalzano Dina Carinci e Marco Gallo, “le varianti, consentendo alle imprese appaltatrici il recupero totale o parziale delle cifre ribassate in fase asta, fanno nascere dubbi sull’effettiva correttezza e trasparenza del procedimento di aggiudicazione. E’ credibile che il Comune disponga di tecnici progettisti così poco competenti da non riuscire a prevedere le problematiche di una banale operazione di pavimentazione? E’ credibile che di tali difficoltà ci si sia resi conto soltanto dopo un mese di lavori? L’assessore Giuseppe Forte, esattamente un anno fa, per giustificare il ritardo della ripavimentazione, ci raccontò in consiglio comunale che si era cambiato il modo di intervenire decidendo di procedere con la messa in opera di travetti di acciaio trattato. Di fronte a questi risultati fallimentari e negativi per l’immagine e le casse del Comune, proponiamo al sindaco Francesco Menna una perizia di variante della delega ai lavori pubblici, che preveda il reclutamento di un professionista esterno alle logiche esclusivamente spartitorie di questa maggioranza”, concludono i pentastellati.