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Dalle razzie nelle auto ai prelievi ed acquisti con le carte rubate: banda arrestata

"Street Predators', operazione dei Carabinieri di Vasto. Sei persone in carcere, per due l'obbligo di dimora. Contestata l'associazione a delinquere

redazione
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Otto persone coinvolte, sei delle quali finite in carcere e due con la misura dell'obbligo di dimora. E' il bilancio dell'operazione 'Street Predators', condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vasto che ha consentito di sgominare una banda dedita alla commissione di furti in automobili e all'utilizzo indebito, con prelievi di denaro ed acquisti, delle carte di pagamento rubate.

Una cinquantina gli episodi attribuiti all'organizzazione con la contestazione dell'associazione a delinquere.

I militari vastesi hanno eseguito stamane, dalle prime luci dell'alba, supportati da unità cinofile e da un equipaggio del 5° Elinucleo di Pescara, i provvedimenti cautelari del Gip del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, che ha accolto le richieste del sostituto procuratore della Repubblica Gabriella De Lucia, titolare del procedimento penale.

La misura cautelare ha riguardato 8 persone, 7 di Vasto, buona parte delle quali già gravate da pregiudizi penali e di polizia (sono state fornite le sole iniziali): si tratta di B. F. (1972); S. M. (1973); B. R. (1971); B. V. (1994); Z. P. (1966); T. I. L., di nazionalità rumena (1988); C. G. (1965) e Z. G. (1996).

Il tutto a conclusione di un'articolata e perdurante attività investigativa - ha spiegato nel corso di una conferenza stampa nella sede della Compagnia di Vasto dell'Arma il maggiore Amedeo Consales assieme al tenente Luca D'Ambrosio del Nucleo Operativo Radiomobile - a seguito di svariati furti su auto perpetrati prevalentemente in danno di vacanzieri lungo il litorale adriatico tra le province di Chieti e Campobasso nel corso della primavera ed estate del 2018. Le zone più colpite, quelle di Punta Aderci e Mottagrossa, hanno indotto i Carabinieri di Vasto, in collaborazione con altri Reparti dipendenti dal Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, ad intraprendere un'azione di contrasto consistente in una serie di attività di analisi, osservazioni discrete e dinamiche che hanno permesso di individuare nella coppia B.F. e S.M. i maggiori responsabili della struttura delinquenziale in esame. In seguito, monitorando costantemente gli spostamenti dei promotori del sodalizio ed attivando altresì specifiche indagini tecniche, i militari riuscivano ad identificare tutti i restanti componenti del gruppo. Le auto prese di mira, come accennato, soprattutto veicoli di villeggianti, erano parcheggiate sul lungomare di Termoli, Montenero di Bisaccia, Vasto, Torino di Sangro, Fossacesia ed Ortona".

Le investigazioni, sotto il coordinamento costante della Procura della Repubblica vastese, hanno portato nel mese di luglio 2018 ad operare arresto in flagranza di reato di 3 degli odierni indagati, responsabili di un furto su auto sulla riviera di Termoli e successivo utilizzo di un bancomat in Vasto. L'ipotesi accusatoria, sostenuta dagli inquirenti e formalmente contestata dalla Procura della Repubblica, riguarda l'associazione a delinquere finalizzata a plurimi furti aggravati su auto ed utilizzo fraudolento di carte di pagamento per un totale di circa 50 episodi.

Infatti, nella maggioranza dei casi, gli autori dei delitti, nel depredare un'autovettura, dopo averne infranto i vetri, asportavano anche carte di pagamento lasciate in auto dai proprietari, spesso abbinate ai relativi codici "pin". Immediatamente dopo ne seguiva l'illecito utilizzo per prelievi di contante presso ATM di banche o uffici postali, e per indebite quanto sospette transazioni in determinati esercizi pubblici, particolarmente presso un bar di Vasto Marina gestito da uno degli indagati. Le risultanze investigative hanno consentito di documentare che i veicoli presi di mira dal gruppo criminale, venivano selezionati da una preventiva attività di osservazione che permetteva di ipotizzare, con ampia probabilità, la presenza di denaro o oggetti di valore da. depredare. La condotta assunta veniva ritenuta indiscutibilmente rivelatrice di una professionalità rodata.

Le contestazioni mosse hanno permesso di distinguere diversi ruoli: dai materiali esecutori dei furti, al materiale esecutore dell'utilizzo indebito delle carte di pagamento, al commerciante compiacente che, evidentemente dietro compenso, "strisciava" la carta per simulare acquisti mai avvenuti. Ulteriore accorgimento adottato dai membri del sodalizio, è consistito in alcune tecniche di camuffamento: individuata e saccheggiata l'autovettura del malcapitato, venivano date indicazioni ad uno dei sodali che aveva il compito di effettuare prelievi di contante con le carte appena asportate, non prima, però, di essersi procurato un copricapo finalizzato a garantirsi un idoneo travisamento per non essere riconoscibile attraverso i sistemi di video sorveglianza istallati presso i vari ATM. Così, sistematicamente, avvenuto il furto lungo il litorale, i responsabili raggiungevano immediatamente Vasto o San Salvo dove venivano realizzati illeciti prelievi di denaro contante dagli sportelli bancomat/postamat. In alcuni casi le carte in parola sono state utilizzate anche per rifornimenti di carburante presso vari distributori ubicati nel centro città di Vasto. Nel suo complesso l'attività investigativa ha rilevato che vi sono stati prelievi illeciti con carte rubate per circa 30.000 euro. Gli elementi investigativi, acquisiti dai Carabinieri, venivano comunicati al P.M. titolare delle indagini, che condivise le risultanze, richiedeva ed otteneva le odierne misure cautelari dal Gip del Tribunale di Vasto.

Gli arrestati, sei dei quali associati presso la Casa Circondariale di Vasto e di Chieti —Sez. Femminile- e due sottoposti all'obbligo di dimora nel Comune di residenza con permanenza in casa dalle ore 20 alle ore 07, risponderanno tutti dei reati p. e p. dagli art-t. 416, 493 ter, 624, 625 e 648 c.p., ovvero: associazione per delinquere, indebito utilizzo di carte di pagamento; furto aggravato e ricettazione.

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