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Parcheggi a pagamento, ticket e abbonamenti nel... negozio di intimo

Avvio problematico per la nuova gestione delle strisce blu. Critici i consiglieri del Movimento 5 Stelle

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Hanno fatto dapprima la spola tra un ufficio e l’altro e alla fine sono stati dirottati in un negozio di via del Porto, nel quale le commesse cercavano di destreggiarsi tra chi acquistava biancheria intima e chi chiedeva informazioni per un abbonamento.

Avvio a dir poco problematico (tanto per usare un eufemismo), per la nuova gestione dei parcheggi a pagamento, partita con un giorno di ritardo – il 2 luglio e non il 1° come annunciato dal Comune – e con una serie di difficoltà oggettive. Come quella di non riuscire a fare gli abbonamenti  previsti nel contratto che il Comune ha stipulato con la Trotta Bus Services, la ditta di Roma aggiudicatrice dell’appalto. Il motivo? Le indicazioni fornite sul sito istituzionale dell’ente sulla sede operativa della ditta romana di via Michetti si sono rivelate sbagliate, insieme ai recapiti telefonici.

Molte le segnalazioni giunte ai consiglieri del Movimento 5 Stelle.

“Ci spiace dover smentire l’assessore Gabriele Barisano, ma da come stanno andando le cose chissà quando i cittadini potranno vedere soddisfatte le loro richieste di abbonamento per i nuovi parcheggi a Vasto Marina”, attaccano Dina Carinci e Marco Gallo“le informazioni, almeno fino ad oggi, sono state scarse e imprecise, anche sulle modalità di acquisto degli abbonamenti. Alcuni cittadini non sono riusciti ad abbonarsi: sono stati mandati da un ufficio all’altro per scoprire, infine, che l’ufficio di Trotta Bus Service è in un negozio di biancheria per la casa e di intimo. Invano hanno cercato di contattare il numero telefonico indicato sulla mail di registrazione al sito di Trotta Bus Services S.p.a. o quello indicato su alcuni articoli di stampa locale: numeri telefonici risultati inesistenti.

Neanche la polizia municipale ha potuto dare sostegno ai cittadini se non segnalando a loro volta le criticità, probabilmente, allo stesso assessore Barisano. Fino a quando durerà questo stato di cose?”, chiedono i due consiglieri pentastellati, “perché non è possibile acquistare un abbonamento in ufficio, di persona? La procedura on line penalizza tutti quelli che non sono abituati all’uso dei computer, specie le persone anziane e, a tutt’oggi, non esiste un ufficio in grado di supportare adeguatamente i cittadini che hanno bisogno di assistenza o anche solo di informazioni”, concludono Carinci e Gallo.

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