Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

DIFESA DELLA COSTA, INTERVENGONO I VERDI

della redazione
Condividi su:
Da Claudio Zimarino, dell'associazione ''Alex Langer'' dei Verdi di Vasto, e Ivo Menna, portavoce del movimento locale e consigliere nazionale del partito, riceviamo e pubblichiamo: ''Recentemente l'assessore all'Ambiente della Regione Abruzzo Franco Caramanico ha annunciato ufficialmente la presentazione di una proposta di Legge per l'istituzione di una riserva naturale lungo la Costa Teatina (per l'esattezza da Ortona a Vasto). Da una prima lettura della proposta di Legge emerge come l'area della riserva corrisponda sostanzialmente a quella del tracciato ferroviario dismesso, la proposta affida ad un successivo Piano di Assetto Naturalistico l'istituzione di una fascia di rispetto che allarghi i confini della tutela ad altre parti del territorio costiero. Vorremmo sottolineare i seguenti punti: · Se pure la proposta di Legge rappresenta un passo in avanti, essa è da considerarsi insufficiente rispetto a quelle che sono le aspettative dei Verdi di Vasto, che più volte hanno richiesto l'istituzione di una nuova riserva naturale che preservi l'intera Costa Vastese e non quella ristretta fascia di territorio che coincide con la ex-sede ferroviaria; non riteniamo quindi che la Costa Vastese sia sufficientemente tutelata da questo strumento; ad esempio un porto turistico alla foce del Lebba con annesso villaggio turistico sarebbe possibile, nonostante la Legge, in quanto non interesserebbe la sede ferroviaria dismessa; · un articolo di Legge (art. 41 della Legge Regionale numero 38 del 1996 ''per l'Appennino Parco d'Europa'') prevede che le aree del tracciato dismesso e da dismettere della rete ferroviaria siano destinate a verde agricolo (pertanto sono già tecnicamente vincolate), in attesa del Progetto Speciale Territoriale, di iniziativa regionale, per la salvaguardia ambientale, ecologica e paesaggistica della zona. La Regione Abruzzo, anzichè assumersi questa responsabilità ha disatteso le indicazioni di Legge e ha delegato alla Provincia la redazione di un Piano di Assetto Naturalistico, che presumibilmente verrà alla luce fra qualche anno. · La Provincia, nel Maggio dell'anno scorso, ha definito un protocollo di intesa con i Comuni, la Regione e RFI, con cui si dava mandato alla Regione di preparare uno studio di fattibilità per le aree del tracciato da dismettere, studio che non ci risulta sia stato commissionato dalla Regione. Ora la palla è passata di nuovo alla Provincia. · A proposito infine di Piano di Assetto Naturalistico non sappiamo che fine abbia fatto quello della riserva naturale regionale di Punta Aderci, che giace ormai da qualche anno nei polverosi cassetti della Regione; nonostante le ripetute richieste di informazioni in merito non conosciamo i motivi che impediscono di giungere ad una rapida approvazione dello stesso. Non vorremmo che analoga fine facesse anche il Piano per la istituenda riserva naturale della costa teatina''.
Condividi su:

Seguici su Facebook