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"Salviamo la biglietteria della stazione di Vasto-San Salvo": oltre 300 firme per la petizione di Guido

L'iniziativa lanciata da un giovane universitario vastese

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"Salviamo la biglietteria della stazione di Vasto-San Salvo". E' il titolo della petizione lanciata da Guido La Guardia, di Vasto, studente al primo anno di giurisprudenza a Bologna, per chiamare a raccolta le istituzioni affinchè venga ripristinato un servizio essenziale di assistenza alla clientela. La biglietteria è stata chiusa definitivamente ieri, lunedì 6 maggio, per trasformarla in un punto vendita più innovativo, ovvero rimarrà solo il self service automatico senza uno sportello con addetto.

"La biglietteria rappresenta l'unico presidio ferroviario in stazioni che rimarrebbero completamente disabilitate e impresenziate", dice Guido. La sua petizione ha raggiunto, nel giro di pochi giorni, oltre 300 firme."In vista della stagione estiva, che è quella più importante per il territorio, questa chiusura provocherà molti disagi non solo a più di 60000 cittadini, ma anche ai turisti che vedranno sparire del tutto un servizio che già da tempo era stato ridotto. Le amministrazioni delle città di Vasto e San Salvo sono immobili e silenziose, ma bisogna svegliarle", continua, "La stazione, che da anni è anche un luogo poco sicuro, non può rimanere senza una biglietteria con addetto. Essa, oltre a creare posti di lavoro, permette agli utenti di usufruire di ulteriori servizi, garantisce un aiuto umano a persone anziane o meno capaci con le biglietterie self service ed è un punto di riferimento per i turisti che arrivano in città. E in caso di guasto ad una biglietteria automatica cosa accadrà? Come verrà gestito il grande flusso di persone con l'arrivo del Frecciabianca?", si chiede Guido.

La biglietteria, infatti, è la prima porta d’accesso a località turistiche e un deterrente a possibili atti vandalici in territori altrimenti abbandonati a loro stessi. Con questa petizione i cittadini chiedono alle istituzioni locali e regionali, ai sindaci Francesco Menna e Tiziana Magnacca e ai presidenti della Regione Abruzzo Marco Marsilio e del Molise Donato Toma una risposta e una soluzione. "Non vogliamo che il nostro territorio, che ha grandi potenzialità, venga anno per anno reso un territorio abbandonato e privo di risorse e servizi, creando dunque, un grande divario rispetto ad altre mete turistiche della costa adriatica", conclude Guido.

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