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Tribunale di Vasto, proroga di un altro anno (2021) per la sua "sopravvivenza"

Decisivo un emendamento del Governo per i palazzi di giustizia abruzzesi a rischio. Parlano i senatori Castaldi, Di Girolamo e Di Nicola (M5S)

redazione
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Un'ulteriore proroga per la "sopravvivenza" dei quattro Tribunali abruzzesi a rischio chiusura nell'ambito del percorso in atto della riforma della geografia giudiziaria.

Dal 2020, anno previsto per la soppressione dei presidi di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona, si passa al 2021.

Tutto questo grazie all'approvazione del maxi emendamento n. 1.9000 proposto dal Governo che proroga al 2021 la scadenza "con la concreta possibilità - si legge in una nota - di cancellare definitivamente la minaccia nei prossimi mesi. Non sarà facile, visto che la procedura avviata dai cosiddetti esperti della politica negli anni scorsi è andata molto avanti. Ma ce la metteremo tutta". Ad intervenire sono il senatore vastese Gianluca Castaldi ed i colleghi abruzzesi di Palazzo Madama Primo Di Nicola e Gabriella Di Girolamo. "Come parlamentari abruzzesi siamo orgogliosi di questo risultato, conseguito grazie al confronto avviato con il ministro Bonafede, sin dai primi giorni del suo insediamento. L'emendamento in questione è lo strumento necessario a creare le basi concrete per l'individuazione di nuovi criteri per l'accesso alla giustizia; criteri che formalizzeranno, in sostanza, la riforma della geografia giudiziaria, una riforma che ha tolto ai cittadini di interi territori la possibilità di accedere in maniera dignitosa ai servizi giudiziari. Questo è quindi un punto di partenza, non d'arrivo!

Sappiamo bene - aggiungono - che un'ulteriore proroga non è la soluzione definitiva all’annoso problema che ci trasciniamo per via di una revisione dissennata della geografia giudiziaria. Lo abbiamo sempre detto, ed il ministro Bonafede lo ha spesso ribadito: il disegno imposto dai precedenti governi non rispecchia la sua e la nostra idea di giustizia. Siamo comunque ad una svolta, che dovrà necessariamente sfociare in un ulteriore provvedimento che superi l’idea di chiudere i tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto. Una idea contro la quale si sono battuti anche gli operatori della Giustizia delle quattro strutture".

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