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Campagna per la vaccinazione antinfluenzale al via nel territorio della Asl Lanciano-Vasto-Chieti

Il direttore generale Pasquale Flacco: "Vaccinarsi è un dovere verso se stessi e verso gli altri"

redazione
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Via, nelle sedi vaccinali della provincia di Chieti, alla campagna antinfluenzale 2018.

Già da mercoledì scorso è possibile sottoporsi alla vaccinazione, che potrà essere eseguita anche negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha acquistato per il momento 70 mila dosi, che però potranno essere integrate in caso di massiccia richiesta da parte degli utenti.

La novità di quest’anno - si evidenzia in una nota - riguarda la possibilità di vaccinarsi anche contro lo pneumococco (gratuito per gli utenti nati negli anni 1952 e 1953) e l’herpes zoster, per i nati nel 1953. I vaccini antinfluenzali disponibili sono di due tipi: un tetravalente, per due ceppi A e due ceppi B, destinato a tutte le fasce di età a partire dai sei mesi in su, e un trivalente adiuvato, con formulazione potenziata, più adatto agli ultra 65enni e alle persone a più bassa difesa immunitaria.

Il vaccino è gratuito per gli over 65 e le categorie a rischio: bambini di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza quali malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, diabete, tumori, insufficienza renale, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, malattie infiammatorie croniche, epatopatie, malattie degli organi emopoietici, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. È inoltre destinata a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori quali forze di polizia, vigili del fuoco, lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; ricoverati presso strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari di soggetti ad alto rischio; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, quali allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, veterinari pubblici e libero-professionisti.

«Abbiamo necessità assoluta di migliorare il tasso di partecipazione alla campagna - raccomanda il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco - che lo scorso anno si è fermata nel territorio della nostra Azienda al 50 per cento. E’ importante che i cittadini siano convinti dell’importanza della vaccinazione, efficace, gratuita e salvavita nei casi più delicati. L’influenza comporta ogni anno affollamenti al Pronto soccorso e frequenti ricoveri per i soggetti a rischio e gli anziani, per i quali le complicanze possono essere anche mortali. Vaccinarsi, dunque, è un dovere verso se stessi e verso gli altri, perché quanto più alto è il numero di persone che si immunizzano contro l’influenza tanto più la salute pubblica ne guadagnerà, a vantaggio soprattutto di utenti immunodepressi che non possono vaccinarsi».

La protezione indotta dal vaccino si sviluppa due settimane dopo l’inoculazione e perdura per circa sei mesi.

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