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Estate a Vasto e turismo da 'mordi e fuggi'

Primi bilanci relativi alle presenze di vacanzieri per una stagione estiva 2018 con diverse ombre in zona

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Calo di presenze negli stabilimenti balneari del litorale e drastica riduzione degli affitti relativi alle case al mare. Si chiude con un bilancio negativo la stagione estiva 2018 che verrà ricordata soprattutto per le polemiche relative alla mancata manutenzione della città – in particolare della riviera – che mai come quest’anno ha restituito una immagine di degrado e di trascuratezza per la presenza di buche nella pavimentazione del lungomare, aree verdi e  aiuole non curate, oltre alle strade dissestate. E sarebbero proprio i servizi scadenti ad aver determinato, secondo Confedilizia, un vistoso caso delle locazioni estive.

“Il nostro territorio è decisamente in controtendenza rispetto ad altre località del Sud”, attacca Riccardo Alinovi, responsabile locale della storica associazione dei proprietari di case, “da noi gli affitti estivi hanno subito un ulteriore, drastico calo quantificabile tra il 20% ed il 25%. Quali le cause? I servizi scadenti: a Vasto, che avrebbe tutti i numeri per fare del turismo il volano dell’economia locale, scontiamo carenze che nel 2018 non trovano alcuna giustificazione. Mi riferisco al problema della rete fognaria con gli annosi scarichi che hanno danneggiato l’immagine della località, alla carenza idrica, ma anche ai parcheggi decisamente insufficienti per una località di vacanza. Le criticità sono riconducibili anche alle condizioni delle case al mare”, prosegue Alinovi, “spesso arredate alla meno peggio con mobili di recupero, senza aria condizionata e senza autoclave diventato indispensabile in tempi in cui l’acqua arriva a singhiozzo nelle case. C’è poi il capitolo relativo ai prezzi che sono troppo alti: per un appartamento di 60 metri quadri al centro di Vasto Marina la richiesta è di 1.700-1.800 euro per un soggiorno di due settimane”.

Non è più roseo il bilancio tracciato dal Consorzio Vivere Vasto Marina. Il sodalizio che raggruppa operatori ed esercenti della riviera e che ogni anno organizza, in collaborazione con l’amministrazione comunale, eventi e manifestazioni per rendere più gradevole il soggiorno dei vacanzieri, traccia un resoconto negativo.

“Quello di Vasto è ormai da tempo un turismo mordi e fuggi”, dice Massimo Di Lorenzo, presidente del Consorzio, “anche in questo settore registriamo un calo di presenze tra il 25% ed il 30%, dovuto soprattutto al fatto che molte case al mare sono rimaste sfitte. Ha sicuramente influito in maniera negativa anche il tempo: giugno è stato un mese piovoso e ventoso”, prosegue l’operatore, “a ridosso di Ferragosto il meteo è peggiorato e si è verificata la scossa di terremoto con epicentro in Molise. Molti sono ripartiti in anticipo, altri non sono proprio arrivati ed hanno disdetto la prenotazione”.

E poi il monitoIl turismo è il frutto di un grosso lavoro di sinergia tra pubblico e  privato”, sostiene Di Lorenzo, tutti devono fare la loro parte”..

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