Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Deposito di combustibile da rifiuto a Punta Penna: "Documentazione carente e rischi sottovalutati"

Il Movimento 5 Stelle 'fa le pulci' al progetto della società Ecoexsport che interessa un capannone dell'area industriale

Condividi su:

"Documentazione carente e una chiara sottovalutazione delle problematiche legate all’impatto ambientale potenziale”. Il Movimento 5 Stelle va all’attacco del progetto della Ecoexport, la società di Gavardo (Brescia) che da 15 anni opera nel campo nelle spedizioni transfrontaliere di rifiuti intenzionata a stoccare Cdr, cioè combustibile da rifiuto proveniente dalla raccolta differenziata urbana, in un capannone della zona industriale di Punta Penna.

Ieri, giorno in cui sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni alla procedura di valutazione di incidenza ambientale (Vinca), la deputata abruzzese del M5S, Daniela Torto e i consiglieri comunali Marco Gallo e Dina Carinci, hanno sollevato una serie di problematiche.

La documentazione relativa al  progetto della Ecoexport a mio avviso risulta carente e non condivisibile in diversi punti”, sostiene la parlamentare, “vi è una chiara sottovalutazione delle problematiche legate all’impatto ambientale potenziale: dai fenomeni erosivi e di dissesto, alle criticità di gestione in caso di precipitazioni meteoriche copiose, senza trascurare la rumorosità e le emissioni in aria che porterebbero a condizioni ambientali peggiorative rispetto all’attualitàCi si augura che l’amministrazione comunale di Vasto tenga conto delle osservazioni prodotte. La tutela di un territorio come quello della riserva naturale di Punta Aderci è tra i massimi obiettivi del governo del cambiamento e del nostro Ministro Sergio Costa”.

I consiglieri comunali Gallo e Carinci evidenziano, dal canto loro, la difficoltà di far convivere una zona industriale con una riserva naturale.

“E’ innegabile che l’insediamento di nuove attività produttive a ridosso di Punta Aderci non valorizza la vocazione di quell’area protetta”, osservano i pentastellati, “chiediamo pertanto che le nostre osservazioni trovino puntuale e soddisfacente risposta nei prossimi giorni. Riteniamo, inoltre, che ci siano alcuni punti da chiarire anche nella procedura di autorizzazione in quanto sembrerebbe carente anche a livello procedurale”. Pure il consigliere regionale Pietro Smargiassi annuncia che presenterà una interrogazione agli uffici della Regione per conoscere a che punto si trova l’iter burocratico del progetto della Ecoexport. E infine l’appello a cui si associano anche la deputata Carmela Grippa e il senatore Gianluca Castaldi.

“Attendiamo di essere convocati, assieme alle associazioni che hanno chiesto la sospensione della procedura, al tavolo sull’ambiente annunciato dall’assessore alle Politiche ambientali, Paola Cianci”, dicono, “per discutere assieme ai tecnici della procedura in itinere”.

Condividi su:

Seguici su Facebook