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Scacco alla ‘Ndrangheta reggina: catturato il latitante Simone Cuppari

Si era da tempo stabilito in Abruzzo. L'arresto concretizzato dai Carabinieri del Comando provinciale di Chieti

redazione
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Simone Cuppari, capo della omonima ‘ndrina reggina proveniente da Brancaleone, elemento di spicco di un’associazione per delinquere di stampo mafioso dedita prevalentemente al traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio, con base a Francavilla al Mare e ramificazioni in tutta Italia, già sfuggito alla cattura nel mese di febbraio 2017 nel corso dell’operazione, denominata “Design”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila e condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti, è stato localizzato ed arrestato dagli uomini dell’Arma teatina in un’abitazione della provincia di Bergamo.

Il “boss”, su cui pende una condanna di primo grado a 28 anni di reclusione per traffico di cocaina emessa dal Tribunale di Chieti lo scorso mese di luglio a conclusione dell’operazione “Shot 2009”, nonché 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla DDA di L’Aquila, di Reggio Calabria e dal Tribunale di Pescara, era riuscito a sfuggire alla cattura nell’ambito delle operazioni “Sparta” e “Banco nuovo” condotte dai Carabinieri di Pescara e di Locri.

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