“Filippo Palizzi e le arti decorative” il titolo della conversazione, a cura del prof. Luigi Murolo, docente di filosofia e storia nei licei, andata in scena mercoledì pomeriggio nella sala conferenze della Società Operaia di Mutuo Soccorso a Vasto, su iniziativa della Pro Loco Città del Vasto.
Al centro dell'attenzione, nell'ambito delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Palizzi, un aspetto particolare del talento, delle inclinazioni e delle attitudini del grande artista vastese, protagonista di una lunga ed instancabile attività e produzione.
Ad aprire l'incontro con il prof. Murolo gli interventi del presidente della Pro Loco, Mercurio Saraceni, del presidente della Società Operaia Gianni Menna e del vice sindaco ed assessore alla Cultura Giuseppe Forte. Saraceni ha ricordato la valenza della Società Operaia, scelta non a caso per questo appuntamento celebrativo. Infatti, proprio in questo sodalizio, nel 1891 veniva istituita una "scuola per le arti industriali" centrata sul metodo palizziano e che durò fino ai primi del novecento.
Forte, da parte sua, ha ricordato l'apertura, a Palazzo d'Avalos, di una grande mostra dedicata all'arte di Filippo Palizzi, intitolata 'Dopo il diluvio', che andrà avanti fino alla fine di settembre.
E' stato poi il prof. Murolo a tratteggiare la figura di Palizzi nella sua qualità di pratico e teorico di una scuola di disegno applicata alle belle arti, sottolineando l'unicità della sua produzione e la sua declinazione anche sul piano industriale. Un aspetto importante nella riscoperta del genio dell'artista vastese.
Foto di Eugenio Libertini