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Specie ittiche protette nel 'mirino', bracconieri scatenati lungo i fiumi del territorio

In tre sorpresi e sanzionati nella zona del Sinello. A favorire il fenomeno la carenza di controlli

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Bracconieri scatenati lungo i fiumi abruzzesi, compreso il Sinello.

L’altra sera in tre, provenienti dalla Campania, a caccia di specie ittiche protette, sono stati sorpresi e multati in territorio di Casalbordino dopo la segnalazione di un passante. “Sono entrate in azione tre pattuglie di agenti ittici ambientali delle sedi operative di Villalfonsina, Casalbordino e San Salvo – racconta Giuseppe Zappetti, presidente di Arci Pesca Fisa del comitato provinciale di Chietiche hanno recuperato e rilasciato subito nel corso d’acqua più di trenta anguille catturate dai tre. E’ stata sequestrata, inoltre, tutta l’attrezzatura utilizzata illegalmente.

Le sanzioni comminate ammontano a quasi seimila euro, da versare entro sessanta giorni alla Regione Abruzzo. Oggi – conclude Zappetti – chiederò la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare i problemi del bracconaggio, un fenomeno che si ripete ogni giorno in tutti i fiumi d’Abruzzo per carenza di controlli”.

L’altro giorno era stato lo stesso Zappetti a denunciare la scoperta di un accampamento di predoni lungo il corso del Sangro, in territorio di Fossacesia. Trovati e sequestrati alcuni lettini gonfiabili, contenitori in plastica, reti da pesca e persino una balestra carica, pronta a scoccare il dardo. “Una situazione gravissima – aveva detto nella circostanza il presidente Zappetti – perché i bracconieri ittici stanno distruggendo i nostri fiumi, prelevando tutto ciò che è commestibile”.

 

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