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"No alla privatizzazione del servizio rifiuti"

I consiglieri del Movimento 5 Stelle Carinci e Gallo mantengono accesi i riflettori sulla questione Pulchra

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Paragona la Pulchra ad “una gallina d’oro” per il socio privato e punta l’indice contro “una politica acquiescente” che avrebbe consentito alla Sapi di Giovanni Petrorodi godere per 20 anni di una rendita economica, senza correre alcun rischio imprenditoriale”.

E’ a dir poco caustico il commento del Movimento 5 Stelle dopo il Consiglio comunale dello scorso 2 maggio che ha deliberato, con i soli voti della maggioranza,  l’indizione di una gara ad evidenza pubblica avente per oggetto la dismissione della quota di maggioranza detenuta dal Comune nella società partecipata e la rideterminazione del canone relativo al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti.

Partendo dal presupposto che il socio privato può esercitare il diritto di prelazione, il gruppo consiliare pentastellato prefigura fin da ora i futuri scenari, prevedendo che “la gara si concluderà con la cessione delle quote del Comune all’attuale socio di minoranza. La Sapi, tramite la Pulchra, ha realizzato per 20 anni utili assicurati non da abilità imprenditoriale operativa ma piuttosto da posizioni di rendita, derivanti da ricavi certi e da un contratto che prevedeva già in partenza un utile di circa l’11% dei costi”, sostengono Dina Carinci e Marco Gallo“sotto gli occhi di una politica acquiescente, per non dire di peggio, la Sapi ha goduto per 20 anni di una rendita economica, senza correre alcun rischio imprenditoriale: come avere una gallina d’oro (dove l’oro lo mettevano i cittadini pagando la tassa sui rifiuti). Ciò non ha impedito al socio privato di imporre alla Pulchra  pesanti contenziosi milionari nei riguardi del Comune, nel palese tentativo di trasformare le uova d’oro in uova di platino, sempre a carico dei cittadini di Vasto. Nessuna resistenza ha trovato il socio privato inoltre nell’imporre alla Pulchra., come più volte denunciato dal M5S, procedure contrattuali aggressive e scorrette nei confronti del Comune che ha subito passivamente adeguamenti tariffari automatici non dovuti, estensioni contrattuali irregolari, mancate valorizzazioni dei rifiuti che hanno preso vie misteriose ed ancora da chiarire”.

A detta dei due consiglieri pentastellati “l’amministrazione di centrosinistra sta facendo carte false, pur di privatizzare, del tutto incomprensibilmente, i servizi di igiene urbana. Per questo è stata respinta in consiglio la richiesta del M5S e dell’intergruppo Lega di istituire un tavolo tecnico per l’analisi approfondita delle diverse possibili soluzioni.  Noi continueremo a vigilare su questa vicenda e già da oggi chiediamo che alla gara non vengano ammessi soggetto che abbiano in corso contenziosi con il Comune”.

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