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'Partita aperta': Ecolan o Pulchra per la futura gestione del servizio rifiuti?

A 90 giorni dalla scadenza del contratto in corso ci sono due proposte in campo e una 'competizione' che cresce di tono

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Ecolan contro Pulchra, fuori i secondi.

Come sul ring è cominciato, a Vasto, lo scontro per la ghiotta partita della raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Un affare milionario che, per gli anni a venire, vedrà i contribuenti vastesi versare, verosimilmente nelle casse dell’una o dell’altra, un fiume di denaro.

A 90 giorni dalla scadenza contrattuale che lega la città alla Pulchra, forse meno, è stata l’amministrazione comunale a innescare l’asta, mettendo in chiaro che, per il fondamentale servizio, non era scontato il riaffidamento al partner storico, la società dallo “sciccosissimo” nome latino, costituita sul finire degli anni ’90 dal sindaco Peppino Tagliente. Invitata a formalizzare una proposta, la Ecolan ha messo sul tavolo la sua offerta, con un obiettivo dichiarato: alzare con decisione l’asticella percentuale della raccolta, fino ad ora, a dire degli esperti, non rispondente alle aspettative. La Pulchra, dal canto suo, attraverso il socio privato, la Sapi di Gianni Petroro, ha rilanciato prontamente, giocando, oltre ai risparmi futuri, la carta della stabilizzazione del personale.

Ora fa sentire la sua voce Massimo Ranieri, presidente di Ecolan, che dice tra l’altro: “La Ecolan, società a capitale interamente pubblico, non può e non ha necessità di essere in competizione con alcuno. L’affidamento dei servizi alla Ecolan, ovvero quello cosiddetto “in house”, è una scelta politica che l’ente compie, decidendo di non rivolgersi al mercato con una gara a evidenza pubblica, bensì di ricorrere a un’altra forma di affidamento prevista dalla normativa. Rimango stupito – affonda il colpo Ranieri – dai numeri espressi in termini di occupazione, non supportati da elementi oggettivi riscontrabili nei documenti ufficiali quali, ad esempio, il bilancio di previsione della Pulchra 2018, che evidenzia, complessivamente, 32 dipendenti strutturati e 19 interinali”.

Il presidente della Ecolan aggiunge: “Quanto alla contrattualizzazione dei dipendenti, ben venga la volontà di stabilizzare il personale, ma dal momento che nei servizi pubblici locali gli operatori ecologici sono legati al servizio e non alla società, non si capisce perché, in questi anni, si sia fatto stabilmente ricorso a personale interinale, invece che procedere “ex lege” a tutela dei diritti dei lavoratori. Infine – conclude al vetriolo Ranieri – non posso non notare che solo oggi e solo a seguito dell’elaborazione di una proposta tecnica di riorganizzazione dei servizi per la città di Vasto da parte della Ecolan Spa, la Pulchra sia stata in grado di configurare una rimodulazione dei servizi, con risparmi in favore dell’ente e tanti saluti ai cittadini che, negli anni, hanno pagato, per giunta senza raggiungere gli obiettivi di legge previsti per la raccolta differenziata, 57,6 per cento a Vasto nel 2017, contro l’obiettivo minimo del 65 per cento.

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