E’ al palo l’isola ecologica di località San Leonardo. Dopo la firma della convenzione per il finanziamento di 100mila euro da destinare al Centro per il riuso,  che risale ormai allo scorso mese di febbraio, è ancora tutto fermo all’Incoronata, rione cittadino dove dovrebbe sorgere l’ecopiazzola, ma il cui cantiere è in abbandono da più di cinque anni.

Nel frattempo le discariche abusive disseminate sul territorio si moltiplicano, mentre la raccolta differenziata stenta ad arrivare al 65%.

A stigmatizzare l’assenza dell’isola ecologica è Marco di Michele Marisi, responsabile di Giovani in Movimento.

“A Vasto non ancora possiamo avere l’onore di poter usufruire di un servizio indispensabile per  ridurre l’abbandono dei rifiuti per le strade e nelle contrade della città, spesso trasformate in veri e propri rifugi nei quali potersi indisturbatamente liberare di tutto ciò che non è conferibile per mezzo della semplice raccolta differenziata”, sostiene, “sia chiaro: nessuna giustificazione all’inciviltà, ma prima di avviare una dura repressione del fenomeno delle discariche abusive, sarebbe quantomeno logico dare ai cittadini l’opportunità di potersi disfare di masserizie, rifiuti speciali ed ingombranti, in una struttura apposita. Poi, davvero non ci sono più scusanti per i maleducati che continuerebbero, nonostante la struttura di smaltimento, ad insozzare intere aree della città”.

Il responsabile dei giovani del centrodestra ripercorre anche l’iter, ricordando che con una delibera del 2014, quando l’amministrazione comunale era guidata da Luciano Lapenna, “vennero utilizzati 70mila euro dei 128mila che erano destinati al completamento dell’isola ecologica di località San Leonardo e alla raccolta differenziata e riciclo, per la realizzazione di parte del monumento all’Arma dei Carabinieri in via Alborato poi inaugurato. Si è aspettato fin troppo, la soglia del ridicolo è stata abbondantemente oltrepassata: sarebbe ora di terminare l’opera e metterla in funzione”.