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Nuovi impianti a Punta Penna e necessità della 'valutazione di incidenza ambientale'

Ricorso vinto dal Comune nel caso dell'autorizzazione ad un sito per lo stoccaggio e il recupero  di rifiuti non pericolosi nella fascia esterna della riserva di Punta Aderci

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E’ necessaria la valutazione di incidenza ambientale (Vinca) anche se l’impianto è previsto in una zona industriale, ma ricade nella fascia di protezione esterna della riserva di Punta Aderci ed è contiguo ad un sito di interesse comunitario (Sic).

Sono queste le motivazioni che hanno indotto il Tar di Pescara ad accogliere il ricorso presentato dal Comune per l’annullamento del provvedimento con cui la Regione ha approvato il progetto sperimentale della società Iguana srl intenzionata a realizzare un impianto per lo stoccaggio e il recupero  di rifiuti non pericolosi, nella zona industriale di Punta Penna, all’interno del fabbricato della ditta Puccioni.

L’attività consisterebbe nella trasformazione di polveri estinguenti in fertilizzanti agricoli. Gli stessi giudici amministrativi, nel respingere la tesi portata avanti dalla società che fa capo a Mario Puccioni, hanno sottolineato la necessità del rilascio del parere da parte del Comitato di gestione della riserva di Punta Aderci. In pratica sono state recepite ed accolte tutte le argomentazioni contenute nel dettagliato ricorso presentato per conto del Comune dall’avvocato Nicolino Zaccaria dell’ufficio legale interno all’ente. Diversa la tesi della società proponente che, attraverso gli avvocati Giuseppe Gileno e Stefania Bracaglia, ha sostenuto che la Vinca non fosse necessaria e che l’impianto non è dannoso per l’ambiente.

“Quanto disposto dal Tar conferma l’orientamento dell’amministrazione comunale di centrosinistra che ha sempre impugnato provvedimenti autorizzativi relativi a progetti privi di Vinca”, commenta l’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci“che interessano l’area circostante la riserva, poiché non è un perimetro urbanistico a limitare gli effetti di determinati impianti sulle aree protette e a garantire la massima tutela ambientale. La stessa riflessione ci porterà a non resistere nel contenzioso che le associazioni Wwf e Legambiente hanno attivato nei confronti del parere favorevole rilasciato dal dirigente del settore urbanistico relativamente alla Vinca presentata per il progetto della Escal”.

Il riferimento è all’impianto per la produzione a freddo di leganti idraulici (cemento) nella fascia di protezione esterna della riserva, contro il quale il 28 gennaio si sono mobilitate 800 persone che hanno dato vita ad una marcia pacifica e silenziosa.

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