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Cantiere della pista ciclopedonale, meno parcheggi nell'area dell'ex stazione

In vista dell'estate un problema in più sulla riviera considerato l'alto numero di posti auto degli anni scorsi

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Rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno per la riviera, soprattutto in estate, ma con l’avvento della pista ciclo-pedonale della Via Verde sono destinati ad un drastico ridimensionamento. Sono i parcheggi presenti lungo l’ex tracciato ferroviario: 700 posti auto da anni a disposizione di cittadini e turisti sulla cui sorte, in verità, nessuno sembra avere le idee molte chiare.

L’interrogativo è attualissimo se si considera che proprio in questi giorni è stato allestito il cantiere sul piazzale della ex stazione ferroviaria dove hanno fatto la loro comparsa la recinzione arancione e i box metallici. Quanti parcheggi resteranno fruibili dopo la realizzazione della pista ciclopedonale che, essendo larga 4,30 metri, occuperà buona parte dell’ex tracciato?

L’obiettivo è cercare di reperire altre aree disponibili, tra quelle oggetto di esproprio, da utilizzare per la sosta delle auto”, spiega un tecnico della Provincia, dove si è alla ricerca di una soluzione ad un problema molto sentito in estate.

Per quanto riguarda Vasto e tenuto conto dei tempi per la realizzazione della infrastruttura, è probabile che i parcheggi possano ancora essere utilizzati durante la prossima estate.

Il cartello posto all’ingresso della vecchia stazione di piazza Fiume annuncia che la Via Verde sarà realtà dal 31 dicembre 2018, ma il presidente della Provincia, Mario Pupillo il 16 dicembre scorso, durante la cerimonia di inaugurazione di uno dei cinque cantieri aperti, ha parlato di 600 giorni per la riconsegna dell’opera: una pista lunga 43 chilometri, per un importo di circa otto milioni di euro.

Non si escludono collaudi parziali per utilizzare da subito l’infrastruttura. Restano gli interrogativi sui parcheggi, ma anche sul destino della vecchia stazione ferroviaria, da anni in completo abbandono, vandalizzata e teatro di bivacchi notturni. La sua acquisizione e un suo futuro riutilizzo con una destinazione compatibile con la Via Verde (vedi Bike House), potrebbe veramente segnare una svolta per il turismo della Costa dei Trabocchi. Al momento, però, sono tanti i problemi da risolvere, tra cui quello dei parcheggi.

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